Asetticamente il numero dei
furti commessi in provincia di Lecco, comunicato dalle Forze dell’Ordine alla Procura della Repubblica, riscontra una diminuzione sia nel dato generale, con le intrusioni denunciate tra luglio 2017 e giugno 2018 calate del 13% rispetto all’anno precedente, passando da 6.217 episodi a 5.379, sia del dato riguardante le
“razzie” commesse in abitazioni private (da 2.017 a 1694, - 16,01%). Ma c’è un ma, non irrilevante, sottolineato quest’oggi, nella sua lucida analisi, dal dr. Antonio Angelo Chiappani. “Lasciando perdere che non sappiamo quanti episodi non vengono denunciati, soprattutto per quanto riguarda i tentati, non posso non evidenziare una sproporzione tra il numero di autori ‘noti’ e gli ‘ignoti’ con sole 321 iscrizioni contro soggetti noti, di cui 48 per furti in abitazione: meno del 3%”. Insomma, della massa di visite indesiderate, ai topi d’appartamento si risale davvero, davvero, raramente. E forse non c’era nemmeno bisogno della conferma del Procuratore che pure, quest’oggi, ha ancora una volta assicurato il massimo sforzo in questo campo. “Proprio ieri – ha detto – abbiamo avuto una riunione per le captazioni”: si sta infatti cercando di arrivare a incrociare sistematicamente, al bisogno, i dati fornite dalle telecamere a lettura targa installate sul territorio con i dati forniti invece dai dispositivi informatici in uso a soggetti attenzionati e dunque la posizione e le chiamate registrate nelle singole celle al fine di certificare l’effettiva presenza di quella determinata persona in quella precisa zona in un momento cristallizzato.
“Dobbiamo far di tutto perché diventi difficile venire a fare i furti a Lecco: dico venire perché con la ss36 è facile immaginare che gli autori di questo genere di reati siano quasi tutti pendolari. Un conto è poi il ladro che sale sui canali e entra, un conto è il ladro che viene con tutto lo strumentario per colpire in una determinata villa: quest’ultimo potrebbe avere qualcuno che segnala dagli spostamenti e disponibilità, ma ciò viene scoperto a posteriori. Da qui l’importanza del discorso preventivo”.
Passando dai furti alle
rapine, si è registrato un allarmante aumento di quest’ultime (+ 11,76% per i procedimenti contro noti, + 33,33% contro ignoti), arrivando a 90 fascicoli in capo ad un anno. “Non sono rapine in banca o di questo tipo, quanto il più delle volte furti in abitazione che degenerano. Sono sempre situazioni pericolossime: se sei armato poi vai incontro a casini, se non lo sei bisogna assecondare le richieste altrimenti si rischia, anche tanto”.
Curioso, da ultimo, come dato di colore, che una serie di episodi avvenuti a Lecco città a danno di automobilisti, siano risultati essere stati commessi… da un collaboratore di giustizia.
Se poi le
estorsioni fanno registrare un sogno più, sono di contro in diminuzione i casi di ipotizzata
usura (da 14 a 3), mentre risultnoa in aumento quelli riguardanti il reato di
riciclaggio (da 5 a 10 iscrizioni totali), reato quest’ultimo riguardante, perlopiù, re-impiego di denaro derivante da evasione o frode fiscale.
+ 4,18%, infine, per le
truffe perpetrate sia in danno di imprese che di persone fisiche. In forte calo il dato riguardante quelle perpetrate attraverso l'uso di internet (- 25%).
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