mi permetto di intervenire sulla questione del crollo del cavalcavia della superstrada Lecco-Milano in quel di Annone, avvenuto nei giorni scorsi, che ha determinato la morte di un cittadino di Civate e il ferimento di altri malcapitati, trovatisi a transitare proprio nel momento in cui il ponte è collassato. La gravità di un fatto del genere va oltre ogni limite del tollerabile, perché avviene in un territorio, come quello della Brianza lecchese, che genera ogni anno, crisi o meno, svariati miliardi di euro di tasse che, assieme a quelle degli altri cittadini lombardi, genera un ammontare complessivo regionale di 54 miliardi, che se ne partono per Roma ogni 31/12 senza più tornare indietro. Dieci anni or sono i sindaci di Annone e di Suello, municipi che insistono sul territorio del ponte crollato, avevano chiesto un rifacimento dell'opera, ottenendo da Anas solo tanti ritardi nella riapertura e un rappezzamento inutile, causa evidente della frattura che ha portato al disastro che ben conosciamo. Quanto ci sarebbe costato un ponte nuovo come quelli realizzati più a sud in direzione Monza della medesima superstrada? Nulla, se rapportato allo schifoso obolo che versiamo annualmente alla capitale della vergogna e dell'assistenzialismo! Eppure siamo qui a piangere un morto e a curare dei feriti, che potevano esser evitati spendendo i soldi dei Lombardi in Lombardia!
A chi si recherà alle urne il prossimo 4 dicembre, per votare in occasione del Referendum costituzionale, mi permetto di ricordare che tracciare sulla scheda una croce sul "SI" significa garantire a un ente inutile, inefficace e inefficiente quale Anas. di continuare a gestire le nostre strade da Roma, fregandosene delle manutenzione delle nostre strade (ridurre la velocità a 90 km/h per evitare di riasfaltare la S.S. 36 è qualcosa di inverecondo e ripugnante!) e in più consegnando gli ultimi soldi rimasti nelle casse dei lombardi allo stato centrale. Le strade Lombarde devono esser gestite dalla Lombardia, non da Roma, che fagocita tutto e insulta i nostri cittadini che lavorano e pagano!
Votare "NO" al Referendum costituzionale vuol dire bloccare l'ultima grande rapina del Nord, permettendo alle nostre Regioni di rivendicare soldi e gestione diretta della nostra rete viaria! Ai parlamentari brianzoli (in alcuni casi "presunti tali"), che rappresentano il governo Renziano e che sostengono l'ennesimo furto ai danni della nostra terra, suggeriamo di rassegnare le dimissioni, visto che non rappresentano gli interessi della nostra gente! Se ne vadano a casa e la finiscano di raccontare le favole della buona notte!
NO al crollo di ulteriori cavalcavia,
NO al Referendum costituzionale,
SI all'autonomia Lombarda
per lasciare sul territorio i soldi prodotti dai Lombardi, necessari, fra l'altro, a costruire e sistemare le strade su cui transitano ogni giorno milioni di lavoratori che mantengono questo paese parassitario e milioni di visitatori clandestini!
Cordiali saluti padani