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Scritto Lunedì 31 ottobre 2016 alle 09:58

Ponte crollato? Colpa dell'Anas romana. Fermiamoli con un NO al Referendum!

Segretario cittadino Lega Nord
sezione "G. Miglio" di Oggiono
Gentile direttore,

mi permetto di intervenire sulla questione del crollo del cavalcavia della superstrada Lecco-Milano in quel di Annone, avvenuto nei giorni scorsi, che ha determinato la morte di un cittadino di Civate e il ferimento di altri malcapitati, trovatisi a transitare proprio nel momento in cui il ponte è collassato. La gravità di un fatto del genere va oltre ogni limite del tollerabile, perché avviene in un territorio, come quello della Brianza lecchese, che genera ogni anno, crisi o meno, svariati miliardi di euro di tasse che, assieme a quelle degli altri cittadini lombardi, genera un ammontare complessivo regionale di 54 miliardi, che se ne partono per Roma ogni 31/12 senza più tornare indietro. Dieci anni or sono i sindaci di Annone e di Suello, municipi che insistono sul territorio del ponte crollato, avevano chiesto un rifacimento dell'opera, ottenendo da Anas solo tanti ritardi nella riapertura e un rappezzamento inutile, causa evidente della frattura che ha portato al disastro che ben conosciamo. Quanto ci sarebbe costato un ponte nuovo come quelli realizzati più a sud in direzione Monza della medesima superstrada? Nulla, se rapportato allo schifoso obolo che versiamo annualmente alla capitale della vergogna e dell'assistenzialismo! Eppure siamo qui a piangere un morto e a curare dei feriti, che potevano esser evitati spendendo i soldi dei Lombardi in Lombardia!

A chi si recherà alle urne il prossimo 4 dicembre, per votare in occasione del Referendum costituzionale, mi permetto di ricordare che tracciare sulla scheda una croce sul "SI" significa garantire a un ente inutile, inefficace e inefficiente quale Anas. di continuare a gestire le nostre strade da Roma, fregandosene delle manutenzione delle nostre strade (ridurre la velocità a 90 km/h per evitare di riasfaltare la S.S. 36 è qualcosa di inverecondo e ripugnante!) e in più consegnando gli ultimi soldi rimasti nelle casse dei lombardi allo stato centrale. Le strade Lombarde devono esser gestite dalla Lombardia, non da Roma, che fagocita tutto e insulta i nostri cittadini che lavorano e pagano!

Votare "NO" al Referendum costituzionale vuol dire bloccare l'ultima grande rapina del Nord, permettendo alle nostre Regioni di rivendicare soldi e gestione diretta della nostra rete viaria! Ai parlamentari brianzoli (in alcuni casi "presunti tali"), che rappresentano il governo Renziano e che sostengono l'ennesimo furto ai danni della nostra terra, suggeriamo di rassegnare le dimissioni, visto che non rappresentano gli interessi della nostra gente! Se ne vadano a casa e la finiscano di raccontare le favole della buona notte!

NO al crollo di ulteriori cavalcavia,

NO al Referendum costituzionale,

SI all'autonomia Lombarda

per lasciare sul territorio i soldi prodotti dai Lombardi, necessari, fra l'altro, a costruire e sistemare le strade su cui transitano ogni giorno milioni di lavoratori che mantengono questo paese parassitario e milioni di visitatori clandestini!


Cordiali saluti padani

 

Dr. Giovanni Pasquini
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