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Scritto Mercoledì 26 novembre 2014 alle 18:22

Cremeno: rissa in una discoteca nel 2009, si è aperto il processo per lesioni colpose

Una lite in un locale di Cremeno avvenuta nel 2009 al centro del procedimento penale che vede imputato C.F. con l'accusa di lesioni personali aggravate (secondo gli articoli 582-583 del codice penale).
Parte civile del processo è M.A. che, difeso dall'avvocato Marilena Guglielmana, ha presentato stamani la propria versione dei fatti al giudice Gian Marco De Vincenzi.
''Ero vicino al bancone, il locale era pieno di gente. Ad un certo punto, mentre allungavo il braccio per appoggiare il bicchiere, devo aver schiacciato i piedi a qualcuno'' ha detto l'uomo, riferendo di essere stato dapprima colpito da un calcio sul fondoschiena e poi da un pugno in pieno volto. ''Improvvisamente, dopo essere caduto, mi sono ritrovato per terra, circondato da diverse persone che mi prendevano a calci. Non so precisamente chi mi abbia aggredito, ma sono stato tirato e spinto da tutte le parti'' ha riferito M.A., che a seguito dell'aggressione ha rimediato dieci giorni di prognosi.
Come ha riferito rispondendo alla domanda del proprio legale, la parte civile ha impiegato circa tre mesi per riprendersi dalle ferite riportate a seguito del pestaggio. ''Perdevo sangue da una mano e da un occhio: ho avuto un'infezione al tendine a seguito della quale mi è rimasta una lesione permanente all'arto che condiziona tutt'oggi il mio lavoro'' ha proseguito la presunta parte lesa.
L'avvocato Dino Artusi, difensore dell'imputato, ha sottolineato come la parte civile sia stato condannato sia in primo grado che in Appello (il suo legale ha spiegato di aver fatto ricorso in Cassazione) per il medesimo episodio, nel processo generato dalla querela presentata dal proprio assistito, oggi imputato. Dalla medesima vicenda sono dunque scaturiti due procedimenti penali distinti che vedono alternarsi C.F. e M.A. nel ruolo di imputato e parte civile.
A concludere l'udienza odierna è stata la testimonianza di un avventore che si trovava nel locale quella sera e che avrebbe assistito alla scena. ''Ero vicino al bancone quando mi sono accorto che era nato un acceso battibecco tra i due, che si sono presi. Non so chi avesse iniziato per primo, ma entrambi hanno usato violenza'' ha detto il teste citato dalla pubblica accusa, aggiungendo di ricordare la caduta di M.A. e di averlo poi visto perdere sangue da una mano.
Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 17 dicembre per ascoltare i testi della difesa.
G.C.
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