Garlate: mezzo secolo di sacerdozio per don Mario, ' un protagonista della comunità'

Grande festa quest'oggi a Garlate dove l'intero paese ha voluto abbracciare Don Mario Colombini per il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio.
Tutta la comunità ha voluto cosi partecipare alla solenne celebrazione tenutasi nella chiesa parrocchiale.

Don Mario

Un modo per dire ancora una volta grazie al don che può essere considerato ormai un garlatese di adozione. Nato a Inveruno nel 1938, nel 1964 è diventato sacerdote e dopo un periodo di pastorale a Cavaria (Va) e Paderno, dal 1986 Don Mario risiede a Garlate.
28 anni al fianco e nel cuore dei garlatesi, crescendo e accompagnando intere generazioni di fedeli per i quali il parroco ha davvero rappresentato, come hanno voluto ricordare quanti lo hanno conosciuto, "un buon pastore".

Un traguardo che Don Mario ha voluto dedicare all'anziana zia, anch'essa visibilmente commossa, che da sempre lo aiuta e lo accompagna "in questo cammino lungo ma bello, anche se non sempre facile".
Proprio ai suoi parrocchiani è andato il primo pensiero del sacerdote: "Un saluto affettuoso e un grazie sincero a tutti voi che avete voluto essere presenti quest'oggi a ringraziare con me il Signore per questi 50 anni di servizio".
In mezzo secolo Don Mario ne ha passate tante: momenti felici ma anche difficili e dolorosi, sempre al fianco dei suoi garlatesi, con i quali ha condiviso gioie e tragedie.

Prove che ha superato grazie alle preghiere dei parrocchiani e all'aiuto di Dio: "Lungo il cammino ho avvertito che c'era un disegno del Signore, che non mi ha fatto mai mancare il suoi aiuto" ha sostenuto ripercorrendo poi la storia e le figure che lo hanno affiancato da quando ha deciso per la prima volta di entrare in seminario.
Una decisione accompagnata da tante domande  ("Perché il signore ha scelto proprio me?") ma sorretta anche dalla consapevolezza di fare parte di un preciso disegno divino più grande.

Diversi i sacerdoti che Don Mario Colombini ha voluto ricordare in questo importante momento: Don Luigi Sacchi, Don Rino, Don Carlo e anche monsignor Migliavacca, prelato amante della musica sacra che ha composto appositamente per la parrocchiale di Garlate alcuni inni intonati durante la Santa Messa dalla Schola T.L da Victoria, diretta da Daniela Garghentini con il delicato accompagnamento dell'organo di Maria Roberto Cucinotta.
Garlatesi da parte loro hanno voluto ricambiare caldamente l'affetto per il loro parroco, sia con il cuore che con alcuni regali simbolici che l'intera comunità ha donato dal prete durante la cerimonia.

Diversi i doni offerti a don Mario: la copia di un quadro sacro ispirato a Sant'Agostino, un quaderno con i pensieri, i messaggi e le preghiere dei parrocchiani, un album fotografico per ripercorrere tutti i momenti più belli di questi anni insieme e un'immagine votiva portata direttamente dall'Ucraina.

L'omaggio alla zia

Ma anche regali più simpatici e bonari come un registratore digitale per sostituire il vecchio apparecchio che il parroco ancora conserva sulla sua scrivania e, da parte dei "ragazzi dell'oratorio che tanto ho amato" come li ha definiti il don, una simpatica fotografia della squadra del Torino del 1964 nella quale è stato inserito, proprio tra i giocatori, lo stesso Don Mario, da sempre tifoso granata. Da parte dell'amministrazione comunale, invece, una targa di ricordo e l'ultimo libro di Papa Francesco.

"Don Mario è stato padre e pastore per tutti noi. Un protagonista della nostra comunità, che ha saputo favorire l'avanzamento spirituale, culturale e sociale di Garlate - ha commentato il sindaco Giuseppe Conti - Un dono prezioso che vogliamo tenerci stretto".
Un mazzo di fiori è stato regalato infine anche alla zia del sacerdote, che non è riuscita a trattenere le lacrime dalla commozione.

La festa è proseguita con un rinfresco comunitario all'oratorio mentre Venerdì prossimo, 5 luglio, si terrà un concerto in onore di Don Mario offerto da Harmonia Gentium.
P.V.
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