PAROLE CHE PARLANO/38

Consolare

Magnifica parola, che nasce dal verbo latino consōlare (cum=insieme solari=confortare) cioè recare sollievo. Anche solo leggendola, essa è in grado di trasmettere un senso di solidarietà e di partecipazione. Chiunque provi empatia e consoli il proprio prossimo manifesta una profonda umanità, perché è capace di cogliere il disagio, il dolore e lo sconforto e può quindi portare un pizzico di serenità. Lo fa una madre quando con un semplice bacio cerca di attenuare il dolore per una caduta del proprio figlio; un lavoratore quando si preoccupa per il disagio di un collega che ha subito un torto; un insegnante che cerca di far capire ai propri alunni che anche gli errori aiutano a crescere. Chi consola raggiunge probabilmente uno dei punti più profondi della comunione che può legare gli esseri umani.  
Come potrebbe lasciare intendere, sarebbe bello se il termine latino solari avesse anche un legame con il sole (ma purtroppo non è così), capace comunque di riscaldare il corpo e l'anima, di portare luce lì dove manca, di rinvigorire e colorare la natura con la sua energia, come Leopardi ci racconta nella sua Ginestra:
Or tutto intorno
Una ruina involve,
Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
I danni altrui commiserando, al cielo
Di dolcissimo odor mandi un profumo,
Che il deserto consola.



PER RILEGGERE LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA, CLICCA QUI

Rubrica a cura di Dino Ticli
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.