Appello per Lecco: 'Il Buono Bolletta? Solo elemosina di Stato'. La Sinistra replica

Non ha convinto tutti la misura di sostegno "Buono Bolletta - Lecco solidale" con cui l'Amministrazione Comunale ha deciso di stanziare 200.000 euro per andare incontro ai cittadini in difficoltà nel pagare, a fronte dei rincari, le ultime bollette di luce e gas, fino a un massimo di 300 euro per richiedente.
A criticare la scelta, in particolare, è Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, che in un intervento sottolinea come questo tipo di azione non costituisca una reale presa di posizione contro i rincari ingiustificati, ma sia in realtà una forma di "elemosina di Stato", risolutiva solo sul breve termine. Del tutto contrario, invece, il punto di vista di Alberto Anghileri (Sinistra), che plaude l'Amministrazione per la volontà di dare una risposta concreta alle esigenze dei cittadini più fragili.
Ecco i loro interventi sulla questione:
Mi dispiace ma non ci siamo! Il comune di Lecco ha deliberato di stanziare 200.000 € chiamandolo "Buono Bolletta - Lecco solidale" con un rimborso del 50% dell'importo complessivo di bollette luce e gas relativo al periodo dicembre 2021-marzo 2022 per un riconoscimento massimo di 300€ a famiglia.
Ho presentato due mozioni: la prima sui rincari di gas e luce per eliminare gli importi fissi nelle bollette che oggi non hanno più alcun senso perché la lettura dei contatori viene fatta digitalmente senza l'ausilio del personale e per decrementare i costi del servizio, in quanto l'aumento è avvenuto per prevenire potenziali rincari che ancora non ci sono stati; la seconda per togliere gran parte delle accise sui carburanti che sono arcaiche e anacronistiche e mirano a finanziare guerre e terremoti anche di epoche lontanissime.
Anche se oggi è tutto in un fondo di accise indistinte, l'origine del balzello è quella. Anziché dare alla comunità una posizione politica chiara e inequivocabile contestando subito questo "prelievo accessorio non giustificato", si preferisce ricorrere all'elemosina di Stato. Con i cittadini che saranno costretti a chiedere al Comune, con un iter burocratico e fastidioso, di avere 300 € in cambio di un aumento spropositato e ingiusto delle bollette di gas e luce.
Chiedo ancora con forza che tutti i partiti prendano posizione contro questa grande e vergognosa operazione di rincari ingiustificati. Non vogliamo l'elemosina, ma un fisco giusto ed equo. Non dobbiamo e non vogliamo ringraziare lo Stato, il Governo e il Comune per riconsegnarci le briciole delle risorse economiche che ci stanno scippando!

Corrado Valsecchi
Capogruppo consiliare di Appello per Lecco
Ho letto le dichiarazioni del consigliere di Appello per Lecco Corrado Valsecchi che definisce “elemosina” le risorse stanziate dal Comune per il caro bollette e che andranno a sostenere le famiglie più vulnerabili della nostra città. Non so se il suo impegno come consigliere permetterà di bloccare gli aumenti di gas o benzina. Ma quello che so, e lo ricordo a Valsecchi, è che le famiglie stanno pagando ora le bollette, non tra un mese o quando le sue mozioni sortiranno (forse) gli effetti sperati.
L’amministrazione ha fatto bene dunque a intervenire ora e subito perché ci sono situazioni che necessitano di un sostegno immediato. Il consigliere chiede quale sia la posizione politica dell’amministrazione. È molto semplice ed è stata spiegata dall’assessore: ci sono famiglie che purtroppo non sono in condizione di far fronte all’aumento se non rinunciando a beni essenziali. Non possiamo accettare nessuna rinuncia a nessun bene essenziale per nessuno dei nostri cittadini.
Per quanto riguarda invece la definizione dei contributi come “elemosina”: nessuna carità consigliere Valsecchi, solo il diritto delle famiglie della città a non essere abbandonate dal proprio comune in un momento come questo"

Il capogruppo di Con la Sinistra Cambia Lecco
Alberto Anghileri
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