PAROLE CHE PARLANO/68

Nome

Dare un nome alle cose è fondamentale perché ci permette di trasformarle in pensiero, in concetto, di codificarle e farle nostre, con un vero e proprio atto creativo, consentendoci infine di comunicarne l'essenza anche quando il soggetto o l'oggetto considerato non è presente. Basta nominare la parola guerra per comunicarne a chi ci ascolta il significato (e l'assurdità...). Difficile tuttavia stabilire l'origine di questo termine. Noi lo abbiamo ereditato dal latino nomen che, a sua volta, deriva da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee.
È interessante però notare l'assonanza di nomen con numen (cenno divino), termine latino utilizzato per definire in generale la potenza divina intrinseca in tutta la realtà.
Possiamo immaginare che i nostri antenati, quando si siano trovati di fronte alla necessità di definire con un termine l'Essere superiore, Creatore di tutte le cose, (azione nei fatti impossibile perché renderebbe finita un'entità infinita), l'abbiano semplicemente e sorprendentemente chiamato nome (nume), trasferendo consapevolmente la stessa onnipotenza del Creatore a questa piccola parola, che esprime tuttavia un concetto talmente vasto (senza limiti), dal quale è quasi impossibile non rimanere conquistati.


PER RILEGGERE LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA, CLICCA QUI
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.