Olginate: flash mob di Sinistra Italiana contro le politiche militari

Domenica mattina presso il ponte Vittorio Emanuele III che collega Olginate con Calolziocorte, si è svolto un ''Flash Mob'' organizzato da Sinistra Italiana in aperto conflitto con le decisioni dello Stato di sostenere un riarmamento nazionale e l'invio di armi in Ucraina.

''A livello territoriale Sinistra Italiana vuole esprimere la sua contrarietà alla guerra, e alle spese militari, soprattutto visto che tolgono fondi all'Istruzione e alla Salute. Berlinguer era solito dire che per fare la pace bisogna preparare la pace, con accordi diplomatici e non militarmente. Oggi non manifestiamo solamente la contrarietà alla guerra in Ucraina, ma a tutti quei conflitti che oggi dilaniano altri cinquantanove paesi nel Mondo. Guerre che vedono sempre come principali vittime i più deboli, ovvero i civili: le donne, i bambini e gli anziani. Oggi manifestiamo per indicare la nostra presenza sul territorio. Pensare globale agire territoriale'' ha dichiarato Veronica Benaglia, membro del coordinamento provinciale SI Lecco.
Presenti anche numerosi esponenti politici e amministratori - comunali e provinciali - del territorio aderenti a Sinistra Italiana.

Di seguito il comunicato di Sinistra Italiana:

 

''Fermiamo il riarmo'', ''Mettete dei fiori nei vostri cannoni'', la frase di Pablo Neruda: ''Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi… per gli interessi di persone che si conoscono, ma che non si uccidono''. 
I colori della pace a simboleggiare la contrarietà alla guerra e al riarmo.
Non ci sarà pace – ha affermato un manifestante - fin quando l’affare più redditizio sarà la produzione delle armi e di tutti gli strumenti di morte.
Affermazione che, come Sinistra Italiana, abbiamo fatto nostra, dal momento in cui ,sull’onda dell’emergenza bellica nel cuore dell’Europa, anche l’Italia ha optato per la corsa al riarmo. In piena crisi ucraina, il 16 marzo scorso, la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno che impegna il nostro Paese ad allinearsi alle indicazioni della Nato, aumentando le spese militari.
Oltre 59 territori sono attualmente un campo di battaglia. Ora, il rischio della deflagrazione di un conflitto che possa coinvolgere le super potenze mondiali è reale.
Le guerre producono guerre, le cui vittime sono le popolazioni civili, oppresse e private dei propri diritti fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita.
E' con questo spirito che i tanti partecipanti al flash mob di oggi, arricchiti da differenze e diverse storie politiche, sono intervenuti contro la follia delle guerre e del riarmo.

 

F.R.
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