Manzoni: la cicogna viaggia a buon ritmo, 160 nati a maggio. Ed è boom di gravidanze gemellari

+ 45 rispetto al 2021. + 62 rispetto al 2020. Il bilancio del mese di maggio del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Manzoni di Lecco è particolarmente positivo, con 160 parti, in netto aumento rispetto a quelli registrati nello stesso periodo nel biennio precedente. Ma il dato più curioso relativo a questa prima parte dell'anno riguarda i gemelli. Un boom.
L'ultimo parto "doppio", il quindicesimo da inizio anno, è stato mercoledì 8 giugno e se le mamme continueranno con questo ritmo il 2022 finirà negli annali quando a frequenza di nascite... a coppie.

I numeri sono “fluttuanti” nel corso degli anni e si passa da un minimo di 25 gemellari fino a picchi, come dieci anni fa, di 44 con qualche episodio, seppur raro, di trigemini. “Da sempre seguiamo queste gravidanze che sono più complicate e necessitano di una attenzione maggiore - ha spiegato la dottoressa Roberta Tironi del reparto diretto dal dottor Antonio Pellegrino - e per loro abbiamo un ambulatorio dedicato. Si tratta di una seduta il lunedì mattina con medico ed ostetrica che svolgono tutti i controlli e nel caso prescrivono gli esami necessari”.

Una volta fatta la diagnosi di gravidanza, entro il terzo mese si esegue un controllo ecografico per comprendere se sarà singola o multipla e in questo secondo caso si procedere con inviare la futura mamma all'ambulatorio per fornirle un assistenza personalizzata.
Bisogna infatti capire il tipo di gemellarità (se i fratelli hanno una loro autonomia con placenta e sacco separati, oppure se condividono la stessa placenta ma “abitano” in due sacchi diversi) e in base ai risultati il percorso può essere differente con un controllo ogni mese o ogni quindici giorni.

“Sono tanti gli elementi da tenere monitorati in relazione ai fattori di rischio, quindi i controlli nel caso di parti gemellari sono più frequenti. Fino a qualche anno fa le tecniche di procreazione assistita portavano a molte gravidanze gemellari” ha proseguito la dottoressa. “In realtà ad oggi sono diminuite e quest'anno in particolare sono tante quelle spontanee”.
In reparto si respira un'aria serena e gioiosa. L'équipe accoglie, consiglia, conforta quando necessario e diventa un appoggio importantissimo per la donna ricoverata in uno dei momenti più importanti della sua vita.
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