La CGIL Lecco a Roma: in piazza per pace, lavoro e giustizia sociale

Sabato 18 giugno la CGIL ha organizzato a Roma, in Piazza del Popolo, un’iniziativa che ha coinvolto i delegati, le delegate e i pensionati di tutto il territorio nazionale, conclusione di un percorso assembleare che si è tenuto in tutto il Paese. Pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia: queste le parole d’ordine della giornata.
Per la Pace è stato chiesto il cessate il fuoco immediato, lo stop all’invio di armi e il rafforzamento dell’azione diplomatica dell’UE. Per il Lavoro, è stata segnalata l'urgenza di mettere fine alla precarietà dilagante e al lavoro povero, con il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e l’aumento dei salari, visto che l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui dal 1990 a oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno perso potere d’acquisto. I delegati si sono detti favorevoli a un salario minimo complementare e non alternativo alla contrattazione collettiva, con l'auspicio che gli accordi nazionali siglati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative abbiano una validità erga omnes.


La delegazione lecchese a Roma

Per la Giustizia sociale e la Democrazia si è parlato della necessità di garantire sostegni strutturali per i redditi più bassi e le pensioni, di dire basta alla politica dei bonus una tantum (come i 200 euro in arrivo a luglio) che, pur rappresentando un palliativo momentaneo, non sono strutturali; chiesti dunque servizi pubblici efficienti e un contestuale aumento dei finanziamenti in sanità e scuola, anche tramite un contributo di solidarietà straordinario sulle grandi ricchezze; non più rimandabile nemmeno il tema delle pensioni, per cui secondo la CGIL serve superare la Legge Fornero e istituire una pensione di garanzia per precari e lavoratori discontinui.
A Roma era presente anche una delegazione lecchese composta da circa 100 persone. “Siamo in piazza perché vogliamo che le persone sappiano come la CGIL intende affrontare questioni di portata nazionale" spiega Diego Riva, Segretario generale. "Ma non ci fermiamo qui: nei prossimi mesi si apriranno le campagne elettorali in vista delle elezioni politiche e regionali del 2023 e noi chiederemo conto ai candidati su come intendono affrontare e dare risposta a questi e altri temi”.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.