Lecco: la Riello tira diritta verso Villasanta. Al 'tavolo' proposte locali, poche speranze

Non sono emerse notizie particolarmente confortanti dall'incontro svolto nella mattinata di oggi, mercoledì 7 settembre, negli uffici di Corso Matteotti della Provincia di Lecco: sul tavolo il futuro della "Riello", l'azienda con sede in via Risorgimento, nel rione di Belledo, per cui nell'aprile scorso era stata ventilata l'ipotesi di una dismissione con il trasferimento dei circa 140 lavoratori in un nuovo polo di ricerca (ancora tutto da realizzare) a Villasanta, con tutte le problematiche del caso.


I lavoratori in presidio questa mattina

Nonostante, secondo le sigle sindacali, il discorso non sia stato praticamente più affrontato da allora, l'iniziativa pare già "in uno stato di avanzamento importante", con la Spa seriamente intenzionata a procedere sulla strada tracciata senza ripensamenti, per quanto si sia detta disponibile a incontrare ancora, tra qualche settimana, i rappresentanti dei lavoratori per fare di nuovo il punto della situazione alla luce dell'incontro odierno.




"La buona notizia è che si resterebbe in Lombardia, nessun'altra ipotesi è stata presa in considerazione" ha spiegato Enrico Azzaro della UILM al termine della riunione in Corso Matteotti, alla quale hanno partecipato anche la presidente della Provincia Alessandra Hofmann e il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni. "Rimane però incomprensibile la decisione di lasciare una realtà come Lecco - con il Politecnico, con competenze trasversali, con tutto un sistema di sinergie che non farebbe altro che favorire la "Riello", tanto più dopo l'acquisizione di un ramo di Toshiba - per migrare a Villasanta, a 40 chilometri da qui. Secondo noi, a questo punto, c'è il rischio concreto che si possano perdere tanti posti di lavoro. E il fatto che l'azienda ci dica che eventuali nuove risorse umane potrebbero essere tranquillamente recuperate a Milano ci lascia davvero l'amaro in bocca".


Al centro il sindaco Mauro Gattinoni

"L'aspetto che ci conforta e che ci fa piacere - ha proseguito Azzaro - è la disponibilità dimostrata dalle Istituzioni, che si sono presentate al tavolo odierno con possibili risposte vere, concrete. Il Comune di Lecco, per voce del sindaco Mauro Gattinoni, ha fatto proposte interessanti, per esempio di modifica del Piano regolatore, che vanno anche incontro al progetto del teleriscaldamento. All'azienda, quindi, abbiamo suggerito di non prendere subito decisioni definitive. Sappiamo che il treno è in corsa, e che quando lo prende una multinazionale difficilmente può essere fermato, ma abbiamo chiesto di riflettere, per poi ritrovarci a breve intorno a un tavolo e riparlarne. Crediamo sia meglio non illudersi, ma ci attendiamo che le proposte fatte oggi dalle Istituzioni possano essere valutate bene dal management, dai vertici della Carrier, per scongiurare il rischio di perdere posti di lavoro, con tutti i conseguenti costi sociali per il territorio. Anche perché continuiamo a non capire le vere motivazioni legate all'intenzione di trasferirsi a Villasanta, un paese della Brianza che non è certo Milano e nemmeno un capoluogo come Lecco, che invece può offrire tutte quelle componenti necessarie per un sistema sinergico con le Istituzioni e con il Polo universitario".


Sulla destra Enrico Azzaro, Pier Giuliano Capelli e Giuseppe Cantatore



A condividere perplessità e preoccupazioni per il prossimo futuro della "Riello" anche Giuseppe Cantatore della CGIL e Pier Giuliano Capelli della FIM CISL, fin dalle prime ore del mattino al fianco dei lavoratori in sciopero per quattro ore e in presidio in Corso Matteotti, in attesa di aggiornamenti sull'esito dell'incontro. "L'azienda dimostra di non conoscere il territorio lecchese, questa scelta è di carattere politico e non industriale" hanno sostenuto i due rappresentanti sindacali. "Tra due o tre settimane torneremo a discuterne, ma il progetto per il trasferimento sembra ormai in uno stato di avanzamento importante. Le proposte emerse oggi dal confronto con le Istituzioni sono stimolanti, ci auguriamo che saranno valutate a dovere. Il percorso che ci aspetta è complicato, non dobbiamo illuderci, ma dobbiamo anche provarci fino alla fine, senza arrenderci".
B.P.
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