Teleriscaldamento e mobilità elettrica: gli enti locali come 'motori di cambiamento', Marco Canzi di Acinque ne discute al Poli

Possono gli enti locali, spesso descritti e considerati come realtà ancorate al passato, essere motori e agenti di un cambiamento, protagonisti in particolare della transizione energetica? La risposta è sì, e nel territorio lecchese almeno due esempi ne sono la testimonianza concreta. Il tema, di stretta attualità, è stato affrontato nel pomeriggio di oggi, venerdì 7 ottobre, dal presidente di Acinque Marco Canzi, intervenuto al Polo territoriale di Lecco del Politecnico per un laboratorio dedicato agli studenti nell'ambito della cornice di eventi del Festival Treccani della lingua italiana, inaugurato in città proprio nella mattinata odierna e incentrato quest'anno sul tema dell'ambiente, che in questo periodo più che mai offre svariati spunti di riflessione.


Marco Canzi

Dopo una breve presentazione della multiutility Acinque (nuova denominazione di Acsm Agam) e del suo impegno al fianco delle amministrazioni locali e di altre società partecipate per lo sviluppo del territorio, Canzi è subito entrato nel merito del suo intervento con una doverosa premessa: gli enti locali possono essere agenti di cambiamento in quanto non sono solo titolari di poteri autorizzativi e di pianificazione, ma sono anche erogatori e utenti di servizi, servizi ai quali possono apportare contributi evidenti nell'ottica di approcciare le tematiche ambientali con una consapevolezza nuova, che sia poi condivisa anche a livello politico.



La riduzione dei combustibili fossili, la spinta verso l'uso di energie alternative, l'ammodernamento del patrimonio edilizio per una maggiore efficienza e il passaggio a una mobilità più green sono alcuni degli elementi che compongono il nuovo scenario di riferimento, a cui si è aggiunta più di recente una riflessione sulle conseguenze della crisi internazionale in atto, che sta evidenziando in Italia la necessità di scelte tese a ridurre la dipendenza negli approvvigionamenti di energia dall'estero. Il presidente di Acinque ha quindi presentato due casi concreti di azioni "virtuose" intraprese sul territorio della provincia di Lecco.



"Il primo è quello del teleriscaldamento, un'opera lungimirante del valore di 49 milioni di euro dalla lunga gestazione ma finalmente ai blocchi di partenza, con l'avvio della posa della rete a Valmadrera a partire da lunedì" ha spiegato Marco Canzi. "Il progetto, che coinvolge anche Lecco e Malgrate, implica la presenza di una "tubatura" lunga 16 chilometri in grado di portare il calore a circa 20.000 persone, oltre a enti e servizi, grazie a due fonti generatrici: il termovalorizzatore già esistente a Valmadrera e una serie di pompe posizionate al Caleotto. Il teleriscaldamento è un ottimo esempio di un cambiamento di visione in un'ottica di recupero di efficienza e riduzione dei consumi, dato che gli impianti domestici e pubblici non saranno più alimentati a gas".
Il secondo caso preso in esame è quello della mobilità elettrica, un ambito in cui il Comune di Lecco - così come altri enti del territorio - ha già dato prova di volersi rendere protagonista grazie alla partnership con E-Vai per il car-sharing, che mette a disposizione di cittadini e dipendenti municipali alcune auto elettriche; decisiva, anche in questo caso, la collaborazione di Acinque, che tra capoluogo e provincia ha già posizionato 128 colonnine per la ricarica delle vetture e 10 per le e-bike.



"Ancora una volta si abilita un cambiamento, secondo un modello che può essere facilmente adottato e replicato" ha sostenuto Marco Canzi, che infine ha fatto un accenno all'aiuto della tecnologia nelle piccole azioni quotidiane secondo l'esperienza della società da lui rappresentata: "Con l'introduzione dello smart-working, nel 2021 abbiamo evitato l'emissione di 261 tonnellate di CO2 e l'utilizzo di 150.000 litri di carburante, mentre con i servizi di customer care e i canali di sottoscrizione digitale dei contratti abbiamo risparmiato il corrispettivo di una tonnellata di carta all'anno e il quantitativo di acqua di una piscina olimpionica".
Agli studenti (e non solo), ora, il compito di "prendere appunti" per tracciare una rotta permanente verso il futuro.
B.P.
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