Dal report di Cittadinanzaattiva nuovi dati sullo stato di salute della sanità lecchese

Si intitola “Bisogni di salute nelle aree interne, tra desertificazione sanitaria e PNRR” il report, parte del progetto europeo AHEAD, pubblicato il 19 gennaio da Cittadinanzaattiva, un’associazione che si occupa della tutela dei diritti del cittadino. In particolare, tale studio contiene una mappatura dei “deserti sanitari”, ovvero quelle aree in cui le persone hanno più difficoltà ad accedere alle cure per via dei lunghi tempi di attesa, della scarsità di personale sanitario o delle ampie distanze dal punto di erogazione della prestazione medica. Nello specifico, per una questione di uniformità dei dati a livello europeo, sono stati utilizzati dati risalenti al 2020 e sono state considerate cinque categorie di professionisti: ginecologo ospedaliero, cardiologo ospedaliero, farmacista ospedaliero, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta. Per ogni categoria, il numero dei professionisti attivi è stato diviso per la popolazione target: per il cardiologo individui dai 15 anni in su; per il farmacista la popolazione totale; per il ginecologo le donne dai 10 anni in su; per il pediatra i bambini da 0 a 15 anni; per il MMG, gli individui da 15 anni in su. Questo calcolo è stato fatto per ognuna delle ottanta province italiane in modo da evidenziare quanto per i pazienti sia difficile accedere alle cure a causa dell’assenza di professionisti.

 

Scorrendo le tabelle relative allo studio emergono due dati interessanti a proposito della nostra provincia. Il primo è che Lecco è “nella parte alta” della classifica, ovvero tra le 39 province dove si registrano i maggiori squilibri tra numero di professionisti e popolazione residente. Nei nostri ospedali, nel 2020, erano attivi 37 ginecologi, uno ogni 4.220 donne over – 10. Tale rapporto è superiore alla media nazionale registrata nel medesimo periodo, pari a un ginecologo ogni 4.132 possibili pazienti. Per il cardiologo, il divario tra il dato di Lecco e la media nazionale si amplia: ognuno dei 38 professionisti attivi nel 2020, infatti, si sarebbe dovuto occupare di 7.648 individui over – 15 a fronte di una media nazionale pari a un cardiologo ogni 6.741 persone. Infine, in provincia di Lecco quell’anno lavoravano un farmacista ospedaliero ogni 55.827 persone: è il quinto valore più alto a livello nazionale. Tra le mansioni di un farmacista ospedaliero ci sono acquisto di farmaci e dispositivi, controllo del rischio, supporto al medico nella prescrizione della terapia. Piccolo particolare: per diventare farmacista ospedaliero bisogna frequentare una scuola di specializzazione di quattro anni durante i quali non si riceve alcuno stipendio. A differenza dei medici, infatti, gli specializzandi di farmacia ospedaliera risultano privi del contratto di formazione ministeriale. Ora, mancherebbero ancora due categorie, ovvero i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Le due caselle nella tabella, però, sono vuote. Abbiamo quindi contattato l’ATS chiedendo loro se fossero in grado di fornirci i due dati mancanti. Ci hanno risposto che nel 2020 in provincia di Lecco erano attivi 208 medici di medicina generale e 51 pediatri di libera scelta. Ora, facciamo un rapido calcolo. La popolazione over 15, target sia dei cardiologi ospedalieri sia dei medici di medicina generale, nel 2020 in provincia di Lecco era pari a 7648 x 38 = 290.624 persone. Ciò significa che, nel 2020 in provincia di Lecco c’erano un medico di medicina generale ogni 1.397 persone. Per altro, l’ultima conferenza stampa tenuta da ATS ha certificato un progressivo peggioramento della situazione. A novembre 2022, infatti, in provincia di Lecco erano attivi 193 medici di medicina generale, con una perdita 15 unità rispetto al 2020 (QUI). Per i pediatri di libera scelta il calcolo è solo leggermente più complicato. Nel 2020, la popolazione totale in provincia di Lecco era pari a: 55.827 (popolazione totale/farmacisti ospedalieri) x 6 (farmacisti ospedalieri) = 334.962. Da questo valore sottraiamo il totale della popolazione over 15 per ottenere la popolazione under 15, target dei pediatri di libera scelta nello studio. Il calcolo è il seguente: 334962 – 290624 = 44338. Il risultato è che nel 2020 in provincia di lecco c’erano un pediatra ogni 869 individui, a fronte di una normativa nazionale che prevede la presenza di un professionista ogni 800 under 15.

In parallelo alla mappatura dei “deserti sanitari”, il report sviluppa un’analisi delle iniziative previste sul territorio nell’ambito della “Missione 6 Salute - componente C1: Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale” del PNRR. Se per lo studio precedente sono stati usati dati del ministero della salute e di Eurostat risalenti al 2020, in questo caso si parte dalle informazioni contenute nei Piani Operativi dei CIS/Contratti Istituzionali di Sviluppo per l'esecuzione e la realizzazione degli investimenti a regia. Tali contratti, nello specifico, sono stati siglati dalle Regioni e Province autonome con il Ministero della Salute a maggio 2022. Si noti che in provincia di Lecco è prevista la realizzazione di otto case della comunità, tre centrali operative territoriali e quattro ospedali di comunità. Ricordiamo che le casa di comunità saranno strutture polivalenti in grado di garantire funzioni di assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. Gli ospedali di comunità, invece, saranno strutture sanitarie di ricovero di cure intermedie, destinate a ricoveri brevi per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica. Le centrali operative territoriali, infine, svolgeranno una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e di raccordo tra i vari servizi di assistenza. Quali professionisti andranno a lavorare in queste strutture?
A.Bes.
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