Quarto ponte, Appello per Lecco: meno manifesti e più soluzioni

Polemiche, maxi manifesti di centrodestra, piccoli manifesti di centrosinistra, diatribe e reciproche accuse. Appello per Lecco si sottrae a questo modo di comunicare che rischia di essere improduttivo e anzi controproducente per le sorti viabilistiche della nostra città. Sembra una disputa tra bambini su qual è la figurina più bella: quella a doppia corsia o a corsia unica?
Ci riferiamo in particolare alla realizzazione del quarto ponte, e per non alimentare tensioni stucchevoli e strumentali vogliamo riconfermare che un ponte con corsie in entrata e uscita sicuramente risponderebbe maggiormente alle esigenze di tutte le comunità. L'avevamo detto anche ai dirigenti Anas in epoche non sospette. Adesso i tempi si restringono, le Olimpiadi invernali e le preolimpiadi incombono e non possiamo permetterci di fare una figuraccia a livello mondiale.
Il rammarico è che se ci fosse stata la vituperata e cosiddetta "Grande Lecco" saremmo stati costretti a trovare una convergenza, un accordo, la condivisione progettuale. Invece ognuno tira la giacchetta a seconda di appartenenze politiche e finalità territoriali quasi che ciò che succede a Pescate non ha rilevanza su Lecco e viceversa. Le nostre sono comunità senza soluzione di continuità e dovrebbero operare, anche nella diversità politica, all'unisono sulle scelte strategiche e infrastrutturali per il bene del territorio rappresentato.
Quindi al netto dei manifesti contrapposti cosa si intende fare? Se ci sono i tempi per esaminare una variante di progetto che spinga per una soluzione doppia in uscita ed entrata dal capoluogo, ben venga una conferenza dei servizi rapida che possa approvare una variante di questo genere; se Anas sostiene che questo non è possibile perché non ci farebbe stare nei tempi previsti di realizzazione del quarto ponte, almeno si garantiscano risorse e progettazione per intervenire successivamente con una corsia in uscita da Lecco da realizzarsi in tempi certi.
La vulnerabilità del nostro territorio è sotto gli occhi di tutti, non servono opere monche, non serve su quest'opera sprecare energie in polemiche sterili e pleonastiche, ma richiamiamo tutti al senso di responsabilità per non consentire alla faziosità di prendere il sopravvento e bloccare opere che potrebbero essere realizzate con le migliorie o mettere a repentaglio finanziamenti e opere già approvate e finanziate. Se lo scontro è politico deve essere la politica a trovare le soluzioni migliori per tutelare cittadini e comunità. Infine Appello per Lecco pensa che le soluzioni migliori per i cittadini siano quelle che nascono all’interno di una progettazione complessiva e condivisa che abbia come obiettivo il futuro di Lecco e del territorio per i prossimi decenni.

Rinaldo Zanini, presidente di Appello per Lecco
Corrado Valsecchi, capogruppo consiliare di Appello per Lecco

.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.