70 infermieri vanno, 70 infermieri vengono. L'Asst tampona il turn over. Per i medici...


C'è chi va e chi viene. Ma alla fine si chiude sempre in pari. La maxi infornata di infermieri annunciata ieri dall'ASST di Lecco, andrà, di fatto, a tamponare l'emorragia in uscita. Normale turn over, se non fosse che almeno nel listino dei 40 posti in più da coprire, aggiunto al primo blocco di 30 per cui era stata indetta la selezione, i recessi superano i pensionamenti, 17 a 13, a riprova di come ci sia da rimpiazzare chi fisiologicamente è arrivato a fine carriera ma anche chi - per le ragioni più disparate - lascia i presidi lecchesi volontariamente, prima del tempo.
200, sulla carta, le domande di partecipazione dopo la pubblicazione del bando, 99 i candidati che effettivamente si sono presentati alle prove di selezione, con 72 soggetti poi ritenuti idonei, nominati con la delibera 313 del 14 aprile (tra loro 2 professionisti già in servizio in ASST, con contratto a tempo determinato, quali sostituti di altri colleghi, di fatto dunque solo "stabilizzati" tramite il concorso).
Alla stessa data, ben 41 delle caselle da riempire erano già vuote, con il primo "buco" nella pianta organica risalente a inizio luglio 2022. Le altre hanno iniziato a liberarsi già l'indomani, con l'ultima uscita già - sulla carta - coperta dei selezionati prevista per il 30.11.2023. Difficile si possa - senza investire ulteriori risorse e senza la certezza che tutte le potenziali new entries firmeranno poi il contratto - incrementare e rinforzare in questo modo la dotazione organica delle unità operative, in un contesto dove - e questo va riconosciuto - trovare personale è impresa ardua, specie tra i medici. Le riprove arrivano sempre dall'albo dell'ASST. Alla selezione per sostituire una neuropsichiatra che ha lasciato il Manzoni a inizio gennaio si è candidata solo una specializzanda al penultimo ultimo anno (presa). Bandito un concorso per 3 posti in pronto soccorso ("al fine di sostenere il programma di rinforzo nella turnistica diurna e colmare il gap rispetto al fabbisogno storico di personale") si è ottenuta l'adesione soltanto di due professionisti di Medicina d'Accettazione e Urgenza (di cui uno con specializzazione ancora da conseguire). Per "lo svolgimento di attività di Medico Pediatra presso la S.C. di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria Lecco e la S.C. di Pediatria Merate, al fine di garantire il mantenimento dell’attività per i pazienti in età pediatrica per pronto soccorso presso le suddette Strutture in considerazione della attuale carenza di organico" si confida invece nell'adesione alla selezione di liberi professionisti. Avanti...
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