Lecco: per la Giornata delle Ostetriche le mamme tornano a visitare le sale parto. 'Ripristinata la normalità'

E' ovviamente scontato: anche nel periodo più buio della pandemia, la vita è "andata avanti". Sicuramente con più ansia e meno gente attorno, ma le sale parto dell'Ospedale Manzoni di Lecco - trasformato quasi per intero in una sorta la lazzaretto, con il personale chiamato ad affrontare una guerra impari contro un nemico invisibile e indubbiamente subdolo - hanno continuato ad accogliere primi vagiti e a dare dunque il benvenuto al mondo a un bimbo dopo l'altro.

A distanza di tre anni, quest'oggi, 5 maggio, le ostetriche del reparto hanno - finalmente - potuto festeggiare una sorta di ritorno alla "normalità". Sì, indossano ancora le mascherine rapportandosi con le gestanti e le neo mamme ma la possibilità, dopo un lungo fermo, di riaprire "al pubblico" le sale parto, tornando a organizzare per donne e ragazze in dolce attesa visite "in presenza" – non più tour virtuali attraverso video preregistrati - ha segnato davvero un punto di rottura con un (recente) passato, forse davvero... passato.

"Avevamo davvero bisogno anche noi di tornare a incontrare le mamme" conferma Letizia Crippa, organizzatrice dell'open day odierno, voluto proprio in occasione della Giornata Internazionale delle Ostetriche, una vera e propria festa, tradizionalmente celebrata dalle operatrici del Manzoni, senza soluzione di continuità, anche durante la pandemia, pur ovviamente con gesti solo simbolici.

Oggi, invece, il reparto al primo piano del presidio di via dell'Eremo letteralmente brulicava di gestanti e mamme con i loro piccini. Tante le attività organizzate: allestito un angolo con letture adatte alla gravidanza e al puerperio; un corner per offrire consigli sul portare e dunque sull'utilizzo della fascia e degli altri modi di babywearing; un punto di confronto in tema alimentazione.

 

E ancora, proposte lezioni di stretching e yoga in gravidanza nonché di massaggio neonatale. Non sono mancate, poi, come accennato, le visite direttamente alle quattro sale parto. Insolitamente deserte. "E pensare che ieri è stata una giornata intensissima. Se oggi si fosse ripetuta avremmo dovuto fermare tutti qui" il commento della coordinatrice Consuelo Cazzaniga, sulla porta dell'accesso ai locali che, soltanto lo scorso mese, hanno visto venire alla luce ben 127 bimbi. La vita continua, per davvero. Sempre.
A.M.
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