Maturità 2023: è andata anche la seconda prova, ultime ripassate per il temuto orale

Più stanchi rispetto a ieri ma comunque distesi e soddisfatti. Così apparivano i volti dei primi studenti usciti da alcuni istituti lecchesi al termine dell’attesa, e temuta, seconda prova dell’esame di maturità. Come ieri, anche la mattinata odierna è stata caratterizzata da un grande caldo. Non a caso, abbiamo intercettato i ragazzi del Bertacchi nella zona ombreggiata all’inizio di via Castagnera.

Sara e Adriana

“È andata bene. Ci aspettavamo molto peggio perché la prova poteva essere molto più complicata. Ora si tratta di ripassare in vista dell’orale ma siamo tranquille” ci hanno risposto in coro Adriana e Sara, compagne di classe al liceo delle scienze umane economico – sociale. Le due ragazze sosterranno l’orale lo stesso giorno, ovvero il 28.

Ionut e Stefania

Anche Stefania e Ionut, che invece al Bertacchi frequentano il professionale, sono soddisfatti della loro seconda prova. “È uscita una tipologia di prova su cui ci eravamo allenati tanto. Eravamo preparati” ha sottolineato Stefania. “È andata bene, ho scritto tutto quello che sapevo” ha aggiunto il suo compagno. Mentre Ionut temeva maggiormente la prova di oggi perché, “c’erano tante materie da collegare e bisognava scrivere tanto”, Stefania è più preoccupata per l’orale. “Verrà estratta un’immagine e a partire da quella dovremo formulare un discorso collegando sei materie. In questi giorni che mi separano dal giorno del mio colloquio, ovvero il 27, cercherò di studiare e comprendere bene tutto. Poi sarà importante restare lucida durante l’interrogazione” ci ha detto la ragazza.
A poca distanza, gli alunni del liceo classico Manzoni attendevano l’uscita dei loro amici per confrontarsi sull’esito della versione. “Seneca era uno dei papabili per cui ero già pronta psicologicamente. C’erano delle parti più complicate di altre, spero sia andata bene. La prova che temo di più è l’orale. Una volta che viene estratta l’immagine si hanno cinque minuti per formulare tutti i collegamenti. Non sarà facile. E poi bisogna studiare tutte le materie. Sono davvero tante cose” ci ha detto Sara.

Rocco e Giorgio

“Ero sicuro che uscisse Seneca. Rispetto ad un Tacito o un Cicerone era sicuramente una versione abbordabile. Non sono né deluso né contento per ora. Certo, agli scritti si è seduti al banco per sei ore e quindi c’è tutto il tempo per correggere eventuali errori” ha raccontato Giorgio. “L’impatto emotivo dell’orale è sicuramente molto più stressante perché si tratta di un’interrogazione. Bisogna studiare tante materie in una volta”. Quando gli abbiamo chiesto del futuro, ha sorriso rivolto ai suoi amici. “Sicuramente escludo l’ambito letterario e medicina. Per il resto, sono ancora molto indeciso. Ci penserò più avanti, senza fretta” ha poi replicato il ragazzo.
Idee un po’ più chiare per Rocco, suo compagno al classico. “Farò o scienze politiche o storia in Statale. Devo dire che la versione di oggi non era poi così complessa. Mi aspettavo che uscisse Seneca. Ora testa all’orale che per me sarà il 3 luglio” ha commentato il ragazzo.

Riccardo, Niccolò, Matteo e Alessandro

All’ombra degli alberi posti davanti all’uscita di Largo Montenero, alcuni maturandi del Liceo Grassi si confrontavano sui risultati di una seconda prova ritenuta da tutti nel complesso più facile del previsto. “Un esercizio era letteralmente una somma” ha commentato sorridendo Matteo. “Poteva essere molto più difficile” ha aggiunto Niccolò. “Era la prova che temevo di più ma devo dire che è andata bene. Era molto più semplice del test che avevamo fatto in classe” ha concluso Alessandro.
I tre, studenti di scienze applicate, si sono poi voltati per salutare l’arrivo del loro compagno di classe Riccardo. “Ero molto più agitato rispetto a ieri perché avevo aspettative molto alte” ci ha detto il ragazzo. Tranne Alessandro, per gli altri la prova più temuta deve ancora arrivare. “Il mio orale sarà il quattro luglio. Non sono molto bravo ad esprimermi per cui non sarà facile” ha evidenziato Niccolò. “Anche io sarò interrogato il 4. Soffro molto l’ansia ed essere davanti a sette persone, alcune delle quali sconosciute, sicuramente non aiuta” ha aggiunto Matteo. Tra i quattro, solo Niccolò aveva ancora qualche dubbio sul futuro. “Sono indeciso tra ingegneria e design. Idee chiare invece per gli altri: Matteo frequenterà Psicologia, Riccardo si è iscritto a Fisica e Alessandro a Scienze Politiche. Ma ci sarà tempo per pensarci dopo l’orale e, soprattutto, dopo un’estate di riposo e divertimento.
A.Bes.
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