Lecco, ospedale Manzoni: dopo la 'denuncia' del dott. Piatti, Fragomeli interroga la Regione

Gianmario Fragomeli e il dottor Luigi Piatti
Dopo la denuncia del dottor Luigi Piatti, lanciata il 21 agosto proprio tramite le nostre colonne, in merito alla disorganizzazione del “suo” ospedale Manzoni di Lecco, Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Partito Democratico, porta il caso in Regione con una interrogazione all’assessore alla sanità Guido Bertolaso
L’ex primario di emodinamica, in pensione dal novembre scorso dopo 35 anni di servizio, aveva scritto una lettera - "Non fatevi male ed evitate che si facciano male i vostri cari anziani!", il titolo emblematico - per denunciare una situazione vissuta personalmente: il ricovero dell’anziana suocera per la rottura di femore e omero e il rinvio dell’operazione d’urgenza per ben tre giorni. Una situazione dovuta esclusivamente a gravi problemi organizzativi - chiariva il dottore - e non alla mancanza di professionalità del personale sanitario a cui ribadiva la propria stima e riconoscenza.
“Va fatta chiarezza, quell’allarme non può passare sotto silenzio, soprattutto perché arriva da una persona qualificata che al Manzoni ha lavorato per decenni – dichiara Fragomeli -. La disorganizzazione di un ospedale ha ricadute molto importanti sulla salute delle persone e ringrazio il dottor Piatti per avere avuto il coraggio di denunciare la situazione. Prima di fare una valutazione complessiva, però, occorrono i dati, e sono quelli che chiedo nell’interrogazione all’assessore regionale Bertolaso”.
In particolare, Fragomeli chiede una statistica dei tempi di attesa in ospedale per operazioni di urgenza, dalla diagnosi all’intervento, tra gennaio e agosto 2023; il numero di accessi al Pronto Soccorso del Manzoni nei mesi di luglio e agosto 2023, suddivisi per codice di urgenza e tempi medi di attesa, e quello dei pazienti dirottati ad altre strutture del territorio.
“A Bertolaso chiederò anche se sia a conoscenza dei problemi denunciati dall’ex primario e se abbia già assunto un’iniziativa, o intenda farlo a breve, per restituire al Manzoni un’organizzazione degna di un ospedale di quel livello” conclude il consigliere regionale.
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