Calcio Lecco: i blucelesti affrontano in casa l'Ascoli

CALCIO SERIE B
DECIMA GIORNATA: LECCO-ASCOLI DOMANI, SABATO ORE 14 AL RIGAMONTI-CEPPI 


Lecco è ora di vincere ! Non è solo un'esortazione ma necessità impellente per la formazione bluceleste impegnata domani (ore 14) al Rigamonti-Ceppi contro l'Ascoli quattordicesimo in classifica con nove punti. Salutato mister Luciano Foschi, si è insediata in panchina l'inedita coppia Bonazzoli-Malgrati a cui spetterà l'incombenza di raddrizzare la prua verso l'orizzonte salvezza. Inaugurare il nuovo corso con una vittoria sarebbe un toccasana sia per l'asfittica classifica (un solo punto in sei gare) sia per l'umore di una compagine che, anche quando ha giocato bene, si è trovata con un pugno di mosche in mano. Il lavoro a cui si è sottoposto il gruppo durante l'ultima settimana è stato intenso con particolare focus sulla preparazione atletica, riaffidata da qualche giorno a Diego Scirea. Mister Bonazzoli non ha offerto dettagli sulla formazione in campo domani anche se dalle sue parole è trapelata l'intenzione di non effettuare stravolgimenti. Il nuovo tecnico dovrà però fare a meno degli infortunati Marrone e Giudici. Intanto le condizioni di salute del patron Paolo Di Nunno sono in costante miglioramento, come riportato dal d.s. Angelo Maiolo. 
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Mister Emiliano Bonazzoli

DICHIARAZIONI PRE-PARTITA MISTER EMILIANO BONAZZOLI 

“ Anzitutto una premessa. Siamo tutti vicini al presidente Di Nunno per la fase negativa che sta vivendo. Domani faremo una grande partita anche per lui, mettendo in campo qualcosa di più”. 

- Previsto un cambio del modulo contro l'Ascoli? E come si è svolto il lavoro settimanale ? 
“ Abbiamo messo in allenamento l'intensità che mancava. Quanto alla formazione, apporteremo qualche accorgimento ma non ci discosteremo dal modulo precedente perché cambiare troppo in corsa significa stravolgere tutto. Qualche ritocco però ci sarà”.


- Come ha reagito la squadra dopo il cambio tecnico?
“ Quando si cambia un allenatore tutti gli atleti ritornano sullo stesso livello. Si alza l'asticella e c'è tanta voglia di lavorare. In questi dieci giorni ha visto una squadra viva che ha voglia risalire. Confrontandomi con il preparatore e con il mister che c'era prima, posso dire che si sono notati questi cambiamenti, soprattutto negli allenamenti basati sull' intensità e il lavoro atletico”.


- Qualche sopresa in campo domani ?
“ Come ho già riferito, arrivare e cambiare in modo repentino è difficile, soprattutto per i giocatori. Cercheremo pian piano di operare qualche accorgimento in vista anche di un cambio modulo. Abbiamo comunque trasmesso concetti nuovi ma senza esagerare, altrimenti si rischia di creare confusione nei ragazzi”. 


- Da ex attaccante di ottimo livello cosa ha suggerito ai giocatori del reparto offensivo ? 
“ Abbiamo lavorato non solo sull'attacco ma anche sugli altri reparti, soprattutto dal punto di vista mentale, cercando di infondere fiducia nei giocatori. Domani la risposta”.


- Formazione ? 
“ Lamentiamo qualche defezione e qualcuno è acciaccato. Non abbiamo ancora in mente una formazione ideale. Vedremo domani dopo un'ultima chiacchierata con i giocatori che palesano qualche problema. Non ci saranno sicuramente Marrone, che ha accusato un risentimento e Giudici, il quale è rientrato dopo la pubalgia e non si è allenato con il gruppo. Da verificare le condizioni di Guglielmotti”. 


- L'Ascoli ha problemi in difesa, dovendo schierare uomini contati...
“ Mancando Botteghin, la formazione marchigiana deve rinunciare a un elemento forte della difesa. Tra l'altro è bravo pure in attacco sulle palle inattive. L'Ascoli può comunque disporre di un difensore come Bellusci. E' una squadra fisica, dotata di molta esperienza e con giocatori navigati quali Di Tacchio e Nestorovski. Dal punto di vista del gioco bada al sodo. In avanti è molto pericolosa. Ha attaccanti del valore di Mendes, dello stesso Nestorovsky, Rodriguez, Manzari. E' un reparto offensivo completo. La squadra ascolana è partita male ma ultimamente ha conquistato una vittoria e tre pareggi. Va presa con le pinze. Cercheremo di commettere pochi errori individuali. Senz'altro sarà una partita di sacrificio. Daremo il massimo per il patron e per i nostri tifosi”. 


- Come giudica la rosa bluceleste. E sufficientemente valida per la serie B ?
“ Presto per dirlo. Certamente sarà necessario qualche apporto durante la sessione del mercato invernale. E poi ci sarà da lavorare. Rispetto ad altre compagini di B, il Lecco ha poca esperienza. Tuttavia ho visto un gruppo coeso. Tutti remano dalla stessa parte”. 


DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE ANGELO MAIOLO

- Come sta il presidente ?
“Questa mattina è stato stubato Togliere il respiratore è una bellissima cosa. I parametri sono tornati normali. Si è sottoposto a una Tac di controllo e siamo felici per il decorso. La polmonite era batterica ed è stata combattuta con antibiotici mirati. Se tutto proseguirà in questo modo, lunedì sarà trasferito in reparto e ci rimarrà per alcuni giorni”. 


ALLA SCOPERTA DELL'ASCOLI

E' la terza società calcistica più longeva d'Italia. Proprio così. L'Ascoli è stato fondato nel 1898, un anno dopo la Juventus anch'essa dalle strisce bianconere. Il percorso dei marchigiani è stato però molto più accidentato e per lunghi anni si è dipanato tra i labirinti dilettantistici delle Marche e serie C. Soltanto nel 1972-73, con la prima partecipazione al campionato di B, il club presieduto dall'indimenticato Costantino Rozzi (in sella dal 1968 al 1994) comincia ad annusare l'aria del calcio che conta. In panchina, in quel periodo, c'è un giovane allenatore dai modi spicci e dalle idee chiarissime: Carletto Mazzone da Roma, con un passato da calciatore proprio nelle file dei marchigiani. In B l'Ascoli rimane solo due stagioni e nel 1973-74 ottiene la storica promozione in A. Nel 1979-80, con Giovan Battista Fabbri in panchina, il club piceno centra il miglior risultato di sempre. Si classifica quinto in A che poi si tramuta in quarto per effetto della retrocessione del Milan causa illecito sportivo. L'Ascoli ondeggia tra serie A e B fino al 1994-95, stagione della discesa in C1. Poi una risalita lenta e costante fino alla massima divisione, riconquistata al termine del torneo 2004-2005. Il 13 maggio 2014 l'ultrecentario club subisce l'onta del fallimento ma riesce a conservare la Lega Pro grazie all'Ascoli Picchio FC 1898 che subentra all'Ascoli Calcio. Un anno dopo il ritorno in B. Tra i giocatori che hanno indossato la maglia bianconera, il tedesco Oliver Bierhof, il portiere Pagliuca, il brasiliano Casagrande, Quagliarella, Federico Dimarco, ora all'Inter. L'Ascoli ha partecipato a 16 campionati di A e 27 di B ed ha riposto in bacheca una Supercoppa di Lega serie C e un paio di titoli internazionali: la Mitropa Cup e la The Read Leaf Cup. La squadra marchigiana, reduce dal dodicesimo posto della scorsa annata, occupa attualmente la quattordicesima piazza con 9 punti, frutto di due vittorie e tre pareggi; quattro le sconfitte. In trasferta l'Ascoli ha racimolato solo due pareggi (segno x contro Cremonese e Brescia) mentre i rovesci sono stati tre, con Cosenza, Modena, Sudtirol. Al di fuori delle mura amiche quattro gol fatti e dieci subiti; la differenza reti totale è – 2 (10-12). Tra i giocatori in rosa, spiccano il portiere Viviano, in A con Palermo, Fiorentina e Bologna, l'ex attaccante granata Millico, il difensore Adjapong, a Sassuolo dal 2015 al 2019, la punta Nestorovski, nazionale macedone, ex Palermo e Udinese, il difensore Bellusci, Manzari dal Sassuolo, e l'attaccante portoghese Pedro Manuel Mendes, capocannoniere della squadra con cinque reti. Nell'organico anche gli ex blucelesti Erdis Kraja e Patrizio Masini. Il turno scorso l'Ascoli, che è guidato dal tecnico William Viali, ha pareggiato al Cino e Lillo Del Duca contro la Sampdoria di Pirlo, al termine di un match sostanzialmente equilibrato: 1-1 lo score firmato da Nestorovski (48' p.t.) e da Borini su rigore al 51'. Questa la formazione bianconera in campo dal 1': Viviano; Bayeye, Botteghin, Bellusci, Falasco; Caligara, Di Tacchio, Falzerano; Mendes, Rodriguez; Nestorovski. Modulo 4-3-2-1. L'Ascoli proviene da quattro risultati utili consecutivi (un successo, tre pareggi).


PRECEDENTI

Solo un paio di scontri diretti nel campionato di serie B 1972/73 contrassegnano la sfida tra blucelesti e bianconeri marchigiani. La prima partita reca la data del 15 ottobre 1972 ed è valevole per la quinta giornata. E' un “derby” tra neopromosse. Il Lecco, ancora a secco di vittorie (tre pari e una sconfitta) cerca il colpaccio al “Del Duca” contro una formazione che in quel momento si trova distanziata di un punto (un successo, tre ko). Gli aquilotti cominciano bene ma perdono ben presto la bussola. Al 18' è Bertarelli a timbrare il tabellino con un destro vincente dal limite. Il Lecco attacca ma si espone al contropiede bianconero. Al 45' Bertarelli, in vena di prodezze, raddoppia con una conclusione al volo. Nella ripresa timida la reazione dei blucelesti, in soggezione di fronte a un'avversaria volitiva. All'89' Campanini arrotonda il punteggio con un colpo di testa su centro di Gola. E' il 3-0 definitivo. Questi gli schieramenti. ASCOLI: Buffon, Vezzoso, Schicchi, Pagani, Colautti, Minigutti, Colombini (64' Macciò), Vivani, Bertarelli, Gola, Campanini. 12° Masoni. Allenatore Mazzone. LECCO: Meraviglia, Pomaro, Tam, Zazzaro, Sacchi, Motta, Foglia (46' Goffi ), Giavara, Jaconi, Frank, Marchi. 12° Casiraghi. Allenatore Longoni. ARBITRO: Levrero di Genova. Il ritorno del 4 marzo 1973 si disputa al “Ferruccio” di Seregno, stante la squalifica del “Rigamonti” per episodi avvenuti a margine di Lecco-Brescia due settimane prima. Per gli aquilotti, penultimi e alla caccia di punti salvezza, è una gara fondamentale mentre l'Ascoli, in buona condizione, vuole confermare il suo ruolo di sorpresa del campionato. Davanti a quattromila lecchesi speranzosi, i blucelesti offrono una prestazione al di sotto delle attese e lo striminzito 1-0 va stretto ai marchigiani che, tuttavia, solo nel finale e grazie a un rigore riescono a portare a casa i due punti. Al 77' Castiglioni per frenare lo scatenato Campanini è costretto a ricorrere alle maniere forti. L'arbitro Lenardon di Siena concede il penalty che Colautti trasforma indirizzando alla destra di Meraviglia. Queste le formazioni. LECCO: Meraviglia, Castiglioni, Botti (75' st Ratti), Zazzaro, Sacchi, Motta, Foglia, Giavara, Jaconi, Frank, Marchi. 12° Casiraghi. Allenatore Meregalli. ASCOLI: Migliorini, Vezzoso, Legnaro, Colautti, Castoldi, Minigutti, Macciò, Vivani, Silva, Gola, Campanini, 12° Masoni, 13° Barbaresi. Allenatore Mazzone. Al termine di quel campionato il Lecco, ultimo, retrocederà. Tutt'altra sorte per l'Ascoli che concluderà al quarto posto a un solo punto dalla zona promozione. Un quarto posto che si rivelerà propedeutico alla salita in A nel torneo successivo. 

CURIOSITA': L'Ascoli è stato il primo club italiano a stabilire un ponte calcistico con l'Africa. Accadde nell'estate 1981 quando il presidente Rozzi ingaggiò il centrocampista ivoriano Francois Zahoui. A molti quella scelta parve folcloristica, nulla più. In effetti il giocatore, alle prese con problemi di ambientamento, non si espresse al meglio (11 partite zero gol). Chi allora storse il naso di fronte alla scelta di Rozzi, si dovette ricredere circa le potenzialità (già sperimentate dai francesi) di un continente che di lì a qualche anno avrebbe mutato la geografia delle principali leghe europee attraverso l'ingresso di giovani talenti. Dopo la breve avventura ascolana Zahoui proseguì con buoni risultati il suo percorso agonistico nel campionato francese. Abbandonate le scarpe bullonate, ha intrapreso la carriera di allenatore, prendendosi pure una bella rivincita sul calcio italiano. C'era lui in panchina quando la Costa d'Avorio riportò uno storico successo a spese degli Azzurri ( battuti per 1-0) nell'amichevole del 10 agosto 2010 allo stadio Upton Park di Londra. 



LE ULTIME DAI CAMPI 

Nel Lecco out per problemi fisici Marrone e Giudici. Recuperato Galli, mentre Melgrati potrebbe riprendere il posto tra i pali.

L'Ascoli lamenta le assenze di Tavcar, Botteghin e Bogdan. Rientrati nei ranghi, dopo gli impegni con le rispettive nazionali, il congolese Bayeye e Giovane (under 21 Azzurra). Difesa con uomini contati ma abbondanza a centrocampo (diversi i ballottaggi).


DIREZIONE ARBITRALE: Alberto Santoro di Messina, assistito da Filippo Meli di Parma e Marco Trinchieri di Milano. Quarto uomo Domenico Castelleone, Var Matteo Gariglio, Avar Valerio Marini. 
 

LE ALTRE PARTITE DELLA 10^ GIORNATA: Parma-Como, Pisa-Cittadella, Cremonese-Sudtirol, Bari-Modena, Ternana-Brescia, Catanzaro-Feralpisalò, Sampdoria-Cosenza, Reggiana-Venezia, Palermo-Spezia.


CLASSIFICA: Parma 20, *Palermo 19, Venezia e Catanzaro 18, *Como e Cosenza 14, Cremonese e Cittadella 13, *Modena 12, *** Brescia, *Sudtirol e Bari 10, *Pisa e Ascoli 9, Reggiana 8, *Spezia e Ternana 6, Feralpisalò 5, Sampdoria 4 (-2 penalizzazione), *** Lecco 1. 


* una gara in meno Palermo, Modena, Sudtirol, Como, Pisa, Spezia.
*** tre gare in meno Lecco e Brescia
R.F.
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