Lecco: una signora dona ben 100.000€ alla Terapia del Dolore dell'ASST

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Per riconoscenza. O quale gesto di stima, incondizionato. L'ASST spesso riceve piccole o grandi donazioni. Da privati che il più delle volte restano nell'anonimato, almeno per il grande pubblico, esprimendo un “grazie” localizzato al reparto che li ha accolti personalmente o che ha accolto un famigliare. Si celebrano – mettendo mano al portafoglio - la guarigione, la conclusione di percorsi travagliati o i primi vagiti, scegliendo di sostenere un dottore diventato amico o di lasciare un “qualcosa” allo staff riconoscendone professionalità, empatia, quell'umanità che – soprattutto nei momenti difficili – non è sempre scontata ma fa la differenza.
Donazioni arrivano poi da società e dalla società (civile) intesa come tutte quelle Associazioni che hanno proprio nel “dare” la loro mission, a pioggia a più realtà ospedaliere o specificatamente ad una o più Strutture in cui si articola la nostra ASST, tra Lecco e Merate.
Proprio la prossima settimana al Mandic verranno presentati l'ecografo e la colonna endoscopica destinati alla Radiologia e all'Endoscopia, acquistati per il presidio di via Cerri dalla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa.
Ma l'ASST – ed in particolare la Terapia del Dolore, struttura semplice dipartimentale da qualche anno diretta con entusiasmo dal dottor Paolo Maniglia che, archiviata la devastante stagione del covid che ovviamente ha costretto a dar priorità a altro, sta rilanciandone l'attività – si appresta  a ricevere in una sola tranche la bellezza di 100.000 euro da una signora che si è rivolta ad un notaio del territorio per finalizzare tale generoso contributo. Scontata – chiaramente – l'accettazione, con la formalizzazione della transazione prevista nei prossimi giorni da parte del direttore generale, come recentemente deliberato.
In arrivo, dunque, con un breve anticipo sul canonico 25 dicembre,  un gran bel regalo di Natale, con un intento chiaro: sostenere una realtà aziendale dedita a “combattere” con sempre più armi – a giugno di quest'anno è stato donato da un'impresa per il tramite di Cancro Primo Aiuto l'attrezzatura necessaria per l'ozonoterapia – il dolore. E solo chi soffre o sta accanto a chi soffre sa cosa vuol dire trovare (almeno per un po') pace. 
A.M.
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