Ninna nanna di Natale dall'inno sacro scritto dal Manzoni nel Centocinquantenario, interpretato dal prof. Stefano Motta

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NINNA NANNA DI NATALE - "Dormi, o Fanciul; non piangere; dormi, o Fanciul celeste sovra il tuo capo stridere non osin le tempeste...": il terzo inno sacro scritto da Alessandro Manzoni, "Il Natale", si chiude con questa dolcissima e ritmata anafora, quasi una ninna nanna per Gesù Bambino, che canta lo stupore di Maria e Giuseppe (e Manzoni) di fronte al quel fanciullo che, pur essendo Re, è ancora e solo un fanciullo.


Una piccola meditazione per Natale, un augurio, in questo Centocinquantenario manzoniano.

(Il testo è tratto da "Letteratura", l'agenda di Stefano Motta pubblicata da Teka Edizioni per questo 2023 che sta finendo...)
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