Civate: visita a tre dimore storiche con la biblioteca

La Biblioteca di Civate, in collaborazione con la Biblioteca di Valmadrera e con l’agenzia Villago, torna a proporre un programma di uscite organizzate sul territorio “…alla scoperta delle dimore storiche della Lombardia”. L’iniziativa prevede tre visite.

La prima visita sarà a Villa Spalletti Trivelli di Arcore, domenica 18 febbraio 2024 alle ore 15.00.

La villa nella sua fase più antica fu probabilmente destinata a casa di caccia, isolata rispetto al centro abitato, edificata sulle prime propaggini collinari in una zona elevata ricca di boschi, brughiere e roccoli. Nel Seicento vi è il passaggio di proprietà della villa ai Durini, Conti di Monza, che divenne così la più importante residenza di campagna del ramo primogenito della famiglia -come dimostrano le energie rivolte agli interventi decorativi che avrebbero arricchito l’edificio nei secoli successivi. Nel 1812 Luigi Durini affidò all’architetto neoclassico Carlo Amati il compito di adattare la villa secondo lo stile imperante. Alla fine del secolo nel 1892 Giacomo e Giuseppe Durini cedettero l’intera proprietà a Giambattista Vittadini che fece eseguire importanti restauri e modifiche interne con decorazioni in stile barocchetto su progetto dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, costruire la cappella, trasformare i rustici. Nel 1909 gli eredi Vittadini vendettero la villa. Nelle intenzioni dei nuovi proprietari doveva diventare un albergo ma il progetto non venne mai realizzato e la villa cadde in abbandono fino al 1929 quando venne acquistata dalla Contessa Erminia Gallarati Scotti Scheibler. La villa e il parco vennero allora perfettamente restaurati e portati alle attuali forme. Il costo della visita è pari a 16,00 euro, trasporto escluso.

Per la seconda visita è stata scelta Villa Orsi, con il borgo di Azzate, domenica 17 marzo 2024 alle ore 15.00. Villa Orsi è un edificio perfettamente inserito nel borgo medievale di Azzate e si affaccia sull’ultimo lembo della collina, costruito in due epoche diverse: al piano terra una parte di fine ‘400, con i soffitti a cassettoni e i muri graffiti, e una parte del ‘600 a volte e affrescata. Il giardino di Villa Orsi di Azzate, di circa un ettaro e mezzo, si apre su un grande prato terrazzato contenuto da mura settecentesche. Nella zona più tranquilla e soleggiata del giardino c’è la piscina; sulla collinetta un frutteto con meli, peri e albicocchi; vicino al rustico un orto, mentre più in basso, lungo i confini, la proprietà è protetta da un boschetto di castagni, tassi e betulle. Gli alberi più vecchi del giardino sono una thuja e un maestoso fico. Poi ci sono slanciati pini a ombrello, faggi, pini silvestri; grandi vasi di limoni e agapantus scandiscono il colonnato in pietra del portico, un grande spazio ombreggiato sul quale affacciano tutte le porte-finestra della Villa. La facciata è adornata da rose rampicanti, solanum dai fiori blu, un grande acero giapponese e un grande olea fragrans che apre i suoi fiori ai primi di ottobre, profumando tutto il giardino. Il costo della visita è pari a 16,00 euro, trasporto escluso.

La terza visita sarà a Villa Pesenti Agliardi a Paladina, domenica 21 aprile 2024 alle ore 15.00. L’originaria villa seicentesca, su incarico del Conte Pietro Pesenti, fu ampliata e modificata nel 1798 con gusto neoclassico dall’architetto Leopold Pollack. Ne nacque un ricco progetto le cui tavole in originale si possono ancora oggi ammirare nella villa. Nel parco furono realizzati diversi monumenti: il Tempietto del Silenzio, la Fontana della Najade, l’Obelisco e la Casa dell’Ortolano. Due statue, inserite nella facciata, rappresentanti l’Agricoltura e l’Ospitalità, sono i simboli dei temi dominanti nella dimora. La villa venne pensata per deliziare gli ospiti con i frutti di un giardino generoso e intrattenerli con curiosità scientifiche, giochi e terme. Il progetto non fu realizzato in toto ed il giardino, a metà dell’Ottocento, venne reinterpretato in chiave romantica come parco “all’inglese”. Il progetto è una testimonianza molto importante e forse unica in Lombardia, delle idee che permeavano l’Europa in quell’epoca: vi sono presenti il pensiero Illuminista, elementi Neoclassici e passioni Romantiche. Nell’ attuale parco si trovano splendidi alberi secolari tra cui l’imponente cedro dell’Himalaya, annoverato tra gli alberi più grandi della Lombardia, il gruppo delle sequoie e alcune querce secolari. La quercia più antica del parco è del Settecento. Nella villa si possono ammirare la cappella, lo scalone monumentale, il salone seicentesco e varie sale decorate con affreschi di Vincenzo Bonomini, stucchi e papiers peints. Il costo della visita è pari a 20,00 euro, trasporto escluso.

Le iniziative verranno effettuate con un minimo di almeno 20 iscritti; il costo del trasporto è escluso dalle quote indicate e verrà segnalato in un secondo momento. I punti di carico a Civate e Valmadrera verranno comunicati agli iscritti per ogni singola uscita.

Per iscriversi è necessario rivolgersi alla Biblioteca di Civate ai contatti: biblioteca@comune.civate.lc.it; Tel. 0341-551858, da lunedì a giovedì 14.00-18.00; venerdì e sabato 9.00-12.00
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