Lecco: sono Nicholas e Simone Combi le due giovanissime vittime dell'incidente tra l'Orsa e le Caviate, gravissimo il terzo coinvolto

Stesso cognome, stessa drammatica fine. Sono Simone e Nicholas Combi le due vittime del terribile incidente di questa notte sul lungolago Piave a Lecco, tra l'Orsa Maggiore e le Caviate.
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Simone Combi, classe 2002 e Nicholas Combi

La piccola Toyota di colore rosso sulla quale i due giovanissimi valsassinesi viaggiavano con un terzo amico si è ribaltata più volte, in curva, senza lasciare loro scampo. Sono morti entrambi tra le lamiere dell'abitacolo accartocciato. 
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La richiesta di intervento al numero unico per le emergenze è scattata qualche minuto dopo le due: nonostante l'invio in posto di due ambulanze e dell'automedica – con l'attivazione anche dell'elisoccorso pronto a levarsi in volo da Como – per i due ragazzi, entrambi poco più che ventenni, non c'è stato nulla da fare. Trasferito invece in “codice rosso” - dunque in condizioni di massima gravità – all'ospedale Manzoni di Lecco il terzo occupante del mezzo, un 22enne di Lecco.
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Nella carambola sembrerebbe essere stato sbalzato all'esterno dell'utilitaria. Rianimato, è ricoverato in terapia intensiva presso il nosocomio cittadino.
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La notizia dell'incidente si è presto diffusa tra Cassina e Cremeno, dove Simone e Nicholas Combi ragazzi vivevano e dove Maurizio Combi, il papà del primo, è stato per oltre trent'anni agente di polizia locale fino al recente collocamento a riposo avendo tagliato il traguardo della meritata pensione.  Operai in Valle, i due amici, tali già dai tempi delle lezioni sui banchi dell'IC di Cremeno, erano anche entrambi tifosi blucelesti. E proprio la Calcio Lecco ha dedicato loro un post, listando il proprio vessillo a lutto.
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I rilievi del sinistro sono stati affidati alla Polstrada, con la strada rimasta chiuso a lungo. Spetterà loro ricostruire l'accaduto e dunque come mai il conducente della Toyota abbia perso il controllo del mezzo, finito poi per capovolgersi più volte, trasformandosi in una trappola mortale per lui e per chi gli sedeva accanto. 
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