Comitiva lecchese sarà alla Parigi-Roubaix per 'Vecchie Glorie'

Saranno tutti davanti al televisore nella giornata di domenica 7 aprile i veterani lecchesi di ciclismo che si preparano alla prossima edizione della Parigi-Roubaix per “Vecchie Glorie”, che si disputerà nella prima domenica di maggio. Torna, infatti, la leggendaria classica sul terribile pavé sulla distanza di 205 chilometri, corsa monumento del calendario internazionale come le classicissime italiane della Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia.
L’ultima vittoria italiana alla Parigi-Roubaix risale all’edizione 2021, l’unica disputata nel mese di ottobre a causa della pandemia. Vinse il bresciano Sonny Colbrelli che è stato anche campione d’Italia e di Europa. Ora è direttore tecnico della Bahrain.
 Nelle vittorie italiane alla Parigi-Roubaix spiccano le tre vittorie consecutive nel 1978, 1979, 1980, con solitaria fuga, del trentino Francesco Moser.
pari.jpg (240 KB)
La comitiva lecchese  che parteciperà all’edizione delle “Vecchie Glorie” della Parigi-Roubaix annovera attualmente 11 pedalatori. Il gruppo sarà guidata dal presidente del Pedale Lecchese Massimo Adobati e dal segretario Gustavo Perossi. E’ quest’ultimo che dichiara “le iscrizioni sono ancora aperte e, quindi, le adesioni possono salire ancora di qualche numero. Le adesioni si ricevono presso il distributore di benzina di Paolo Ferrari, grande appassionato di ciclismo dopo essere stato in anni giovanili un apprezzato portiere di calcio, sul lungolago cittadino nelle vicinanze dell’imbarcadero. Il distributore è aperto dalle 7 alle 19”.
Il ritrovo degli amici del Pedale Lecchese è il venerdì sera presso il convegno parrocchiale di via Zelioli, in quartiere Maggianico, a scadenza per ora quindicinale ma dal prossimo maggio settimanale.
Tornando alla Parigi-Roubaix che i lecchesi del Pedale Lecchese affronteranno la prima domenica del prossimo mese di maggio ci sono da ricordare le recenti dichiarazioni di Sonny Colbrelli, ultimo italiano vincitore nel 2011. Quest’ultimo ha dichiarato “La Parigi-Roubaix è bella da vedere in poltrona, massacrante da correre, fisicamente e mentalmente devi stare attento continuamente a cosa fai e dove metti la ruota per evitare forature e cadute”.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.