Olginate: ignobile truffa ai danni di un'anziana con la voce del nipote al telefono

Truffare una persona anziana in un modo più subdolo e ignobile era probabilmente impossibile, anche se quanto accaduto a Olginate sembra dare l'impressione che di questi tempi non ci sia davvero limite al peggio. I fatti risalgono a pochi giorni fa, quando una "nonnina" si è vista derubare di centinaia di euro e parecchi oggetti di valore da un uomo che - almeno dall'aspetto, da distinto professionista - pareva tutt'altro che un malintenzionato.
Presentatosi a casa sua in una mattinata in cui (solo casualmente?) negli altri appartamenti della palazzina non c'era nessuno, quest'ultimo si è rivolto alla donna raccontandole che il nipote, chiamato con il nome corretto, era in stato di fermo e rischiava una denuncia penale per un debito non saldato di 7.000 euro per un acquisto online, a cui avrebbe dovuto contribuire lei con denaro contante e con dell'oro che avrebbe poi riavuto indietro. Ma il peggio doveva ancora arrivare: per convincere definitivamente la sua interlocutrice delle sue buone intenzioni, il truffatore le ha fatto sentire via telefono la voce del presunto nipote, che le chiedeva di intervenire in suo aiuto spiegandole con dovizia di particolari le circostanze in cui si era trovato, con tono affettuoso e implorante.
"Nel momento in cui abbiamo presentato la denuncia ai Carabinieri abbiamo scoperto che si tratta, purtroppo, di una dinamica nota, resa possibile dall'Intelligenza Artificiale con cui questi delinquenti "rubano" la voce dai messaggi audio che siamo soliti condividere con le app di messaggistica per poi confezionare un messaggio specifico" ci hanno raccontato i famigliari più stretti della vittima, trovata peraltro da loro in stato confusionale per essere stata, con tutta probabilità, "stordita" con uno spray durante o dopo la consegna dei soldi e di tanti beni dal forte valore affettivo.
Già nei giorni precedenti, tra l'altro, si era registrato un episodio del tutto simile in una zona diversa di Olginate, dove un'anziana era stata circuita facendole credere che il figlio - anche qui nominato e descritto perfettamente, con tutta una serie di dettagli riguardanti il resto dei famigliari - necessitava di soldi dopo essere stato ricoverato in ospedale a seguito di un incidente. Solo due casi, questi, all'interno di un elenco purtroppo molto lungo anche solo in riferimento al nostro territorio, dove eppure non mancano le azioni di sensibilizzazione anche a cura delle stesse forze dell'ordine (il cui tentativo di provare a risalire ai responsabili, poi, è sempre tutt'altro che facile). Il consiglio - evidentemente non scontato - di chi ci è passato in prima persona, con tutte le conseguenze del caso a livello materiale ma soprattutto morale e psicologico, è quindi quello, innanzitutto, di non dare mai confidenza a sconosciuti, per evitare qualsiasi tipo di rischio.
B.P.
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