Caso Gilardi: non ci fu violenza privata, archiviate le accuse all'avvocato Barra

Si è chiuso con l'archiviazione disposta dal GIP di Lecco, dottoressa Nora Lisa Passoni, il procedimento intentato a carico dell'avvocato Elena Barra a seguito dell'esposto di alcuni membri del comitato “Libertà per Carlo Gilardi”, che l'accusavano di avere leso i diritti inviolabili dell'anziano, ricoverato all'Airoldi e Muzzi.
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Una vicenda, quella dell'inserimento del novantenne in una RSA, che ha visto l'ex presidente dell'ordine degli avvocati, nominata amministratrice di sostegno del cittadino benemerito di Airuno, finire, suo malgrado, al centro di due strascichi giudiziari in qualità sia di presunta parte lesa (con il processo in corso a carico di due giornaliste delle Iene e del badante dell'anziano, ndr) sia, caso odierno, di persona accusata di avere impedito a Gilardi, in virtù del suo incarico, di ricevere visite durante la sua degenza.

La Procura della Repubblica, con i pubblici ministeri Chiara Di Francesco ed Ezio Domenico Basso, ricevuto l'esposto, aveva ipotizzato il reato di violenza privata, disponendo indagini, condotte poi, a livello difensivo, anche dai legali Stefano Pelizzari ed Elena Ammannato, nominati dalla collega Barra.

Le risultanze hanno così condotto il Giudice per le Indagini Preliminari a disporre all'archiviazione, evidenziando non solo la mancanza di querela ma anche l'assenza di qualsiasi fatto attribuibile all'amministratore di sostegno in termini di coartazione o di limitazione della libertà dell'ultra novantenne.

“La decisione del GIP ci soddisfa perché riafferma, anche nella sede penale, la correttezza e la professionalità con le quali Elena Barra ha svolto il suo difficile mandato a dispetto del clamore mediatico volto a denigrare il suo operato” il commento dei colleghi difensori che l'hanno assistita in questo percorso giudiziario. 
S.V.
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