Premana: si è conclusa la settimana di LavorAzione 2.0. Il bilancio nelle parole del vicesindaco Pomoni

Dopo la serata inaugurale – molto partecipata – presso la Chiesa Parrocchiale, incentrata sul tema educativo e tenuta dal prof. Franco Nembrini, le iniziative proposte dall’amministrazione comunale premanese nell’ambito di LavorAzione 2.0 sono proseguite nel corso del fine settimana passato.
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Venerdì sera, l’Ing. Francesco Baroni - Country Manager di Gi Group – è intervenuto presso il Teatro Parrocchiale San Rocco sul tema del mercato del lavoro, declinandolo nella realtà del “paese delle lame”. La serata – dal titolo “Il lavoro a Premana: vantaggi, prospettive e competenze” – è stata moderata dal consigliere comunale Ing. Denis Fazzini e ha registrato un buon successo di pubblico, soprattutto tra i giovani e – in misura leggermente minore – tra gli imprenditori premanesi.
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Nel suo intervento, l’ospite d’eccezione ha annoverato tra i vantaggi del “lavoro premanese” il fatto di trovarsi in un ambiente positivo, che è immerso nel verde e che vive fortemente il senso della comunità. Proprio questo secondo aspetto ha permesso all’Ing. Baroni di sottolineare il forte nesso esistente tra il mondo del lavoro e il contesto sociale del paese in cui esiste. Un nesso che si sviluppa in due direzioni opposte, ma complementari: da un lato, un paese non può essere vivo senza lavoro, senza aziende che rimangano competitive, senza nuove figure professionali; dall’altra parte, è necessario che il mondo del lavoro sia immerso in – e sia parte costituente di – un contesto sociale vivo e positivo, una comunità unita e attiva, un luogo dove la qualità della vita è alta. “Work, play and live” è lo slogan che Baroni ha volute proporre come riassunto di questa prospettiva.
Tornando al tema occupazionale, il manager di Gi Group ha indagato poi l’importanza delle competenze, invitando in questo caso aziende e lavoratori a impegnarsi congiuntamente per permettere ad una realtà come quella del distretto premanese di essere e rimanere competitiva. In questo senso, alle imprese è richiesto di investire su nuove tecnologie e metodi produttivi, oltre che sulla formazione dei dipendenti; mentre a questi ultimi (e, ancora prima, agli studenti) si chiede di impegnarsi nello sviluppo di nuove abilità e di essere sempre pronti ad imparare. Infine, è necessario che l’intera comunità si attrezzi per garantire servizi e infrastrutture fisiche (trasporti) e digitali (internet veloce e accessibile): premesse – queste ultime – indispensabili per garantire che paesi relativamente “isolati” come Premana rimangano competitivi e “vivi” anche dal punto di vista demografico e dunque sociale.
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Altri aspetti sottolineati da Baroni sono stati: l’importanza della conoscenza reciproca e della collaborazione tra le aziende – che può favorire lo sviluppo di economie di scala e la cooperazione nella soluzione di problemi o nella risposta a bisogni comuni; il ruolo fondamentale dell’orientamento verso gli studenti nell’incentivare l’attrattività delle aziende e nel permettere la nascita di sinergie tra lavoratori e imprese. Input – questi ultimi – che secondo il vicesindaco di Premana Domenico Pomoni “rimandavano proprio al senso della settimana che abbiamo organizzato”. 
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Settimana che si è chiusa il giorno seguente – sabato 20 aprile – con la giornata dedicata all’incontro tra aziende e studenti e lavoratori presso il palasole di Premana. In precedenza, nel corso della mattinata, i ragazzi di seconda e terza media hanno invece dialogato con cinque figure professionali premanesi di varia formazione, che lavorano fuori e dentro il paese.
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L’incontro – moderato dalla professoressa e consigliera comunale Lodovica Rizzi e svoltosi presso il salone dell’oratorio parrocchiale – ha suscitato molto interesse nei giovani studenti, costituendo un momento positivo di crescita e di apprendimento.
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I bambini di quarta e quinta elementare hanno invece raggiunto il palasole per presentare i risultati delle attività svolte con le insegnanti nel corso della settimana, che avevano lo scopo di far conoscere loro le origini del lavoro a Premana, in un “Viaggio alla radice del nostro lavoro”.
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I giovani alunni hanno portato un bellissimo cartellone, con raffigurato un albero che – dalle radici più profonde alle foglie più “giovani” – ripercorreva il susseguirsi delle generazioni: quelle che hanno “creato” Premana, le sue aziende e la sua società, quelle che le hanno portate avanti e che sono tutt’ora in prima fila, e infine le generazioni future, alle quali è affidato l’avvenire di un paese e di una comunità. 
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Nel corso di tutta la giornata, inoltre, quattordici aziende di Premana hanno avuto la possibilità di presentarsi e di dialogare con gli studenti e i lavoratori che hanno raggiunto il palasole.
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“Le presenze sono state tutto sommato buone, soprattutto al pomeriggio, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per rendere i premanesi consapevoli dell’importanza di discutere di questi temi e di conoscerci meglio come comunità” ha spiegato il vicesindaco Pomoni, il quale si è dichiarato soddisfatto per la risposta dei ragazzi delle superiori – con una quarantina di studenti che hanno raggiunto il palasole nel pomeriggio – registrando al contrario la quasi totale assenza di studenti universitari e di lavoratori pendolari. 
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“Insisteremo su questa strada, perché abbiamo capito che l’incontro e lo scambio tra azienda e azienda e tra azienda e lavoratori/studenti è un processo conoscitivo utile e necessario per la nostra comunità” ha aggiunto in conclusione il vicesindaco, tracciando nelle sue ultime battute un bilancio sostanzialmente positivo per LavorAzione 2.0: “il messaggio che è uscito sia dalle due serate che dall’aria che si respirava al palasole era quello giusto. Proseguiremo su questa strada”.
A.Te.
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