Omicidio di Esino: disposto il carcere per Biffi, escluse al momento le aggravanti della premeditazione e delle sevizie

"Il Giudice per le Indagini Preliminari nella mattinata odierna ha depositato ordinanza, con la quale, all'esito dell'interrogatorio di garanzia svoltosi nella giornata di ieri, ha convalidato l'arresto di Biffi Luciano e, riconoscendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari così come formulate dalla Procura della Repubblica di Lecco, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, con la sola eccezione, allo stato, delle aggravanti della premeditazione e delle sevizie".
A rendenderlo noto, con una nota, è il Procuratore Ezio Domenico Basso.
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Luciano Biffi ieri all'arrivo in Tribunale

L'esinese, ritenuto responsabile dell'omicidio dell'assessore "Gigi" Beghetto, come era piuttosto prevedibile anche alla luce delle sue stesse ammissioni, rimarrà dunque in cella, con la sua posizione però "alleggerita" dal giudice Nora Lisa Passoni che, al momento, non ha ritenuto di condividere due - pesanti - aggravanti contestate al sessantenne, tacciato di aver freddato il vicino di casa a colpi di falcetto, domenica mattina. 
Nel mentre, in paese, aprirà a breve la camera ardente, allestita, dopo la restituzione della salma alla famiglia Beghetto dopo l'autopsia disposta dagli inquirenti, presso il Cineteatro di via Adamello. Resterà aperta fino alle 22 odierne e poi ancora domani dalle 9.30 fino all'inizio della cerimonia funebre, prevista per le 14.30 nella Parrocchiale di San Vittore.
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