La 'corriera' Lecco-Barzio compie cento anni

La linea bus Lecco-Barzio ha cento anni. La prima vettura della SAL - Società Automobilistica Lecchese – diretta verso il comune valsassinese fu messa in strada nella primavera del 1924. Aveva, in un primo momento, solo sei posti, ma venne presto sostituita con una corriera più capace, vista la rapida crescita dell’utenza.
corriera.jpg (65 KB)
Sempre la SAL aveva già avviato nel 1907 il primo collegamento automobilistico in Valsassina sulla linea Lecco-Taceno, ma la nuova linea per Barzio ha rappresentato certamente il riconoscimento alla villeggiatura estiva ed invernale che si ampliava sempre più.
Nel 1994, con una pubblicazione dedicata al 70° della Lecco-Barzio, la stessa SAL compì un tuffo nella “Belle Époque” turistica nei primi decenni della stagione dorata, quando Barzio divenne conosciuta come montagna di Milano. La villeggiatura ed il turismo di quel periodo hanno rappresentato per il borgo la costruzione di ville, di saloni delle feste e dei balli negli alberghi, la disputa delle prime gare di sci, i primi campi da tennis.
Lo sport bianco ha date storiche in Valsassina. La prima gara di sci in Biandino è del marzo 1906; l’anno dopo è la volta dei Piani di Bobbio. Il 28 marzo 1915 la Valsassina ospitò i campionati nazionali organizzati dalla Società Escursionisti Lecchesi sui campi sopra Barzio. Cinque anni dopo, conclusa la forzata parentesi della prima guerra mondiale, i tricolori tornano in Valsassina, ai Piani di Bobbio. Sono ancora organizzati dalla SEL con il patrocinio della Gazzetta dello Sport.
La corriera Lecco-Barzio del 1924 rappresentò anche una decisiva spinta alla conclusione dei lavori del grandioso ponte della Vittoria, inaugurato nel 1925, che supera il profondo vallone di 90 metri tra Maggio e Cremeno. Veniva, così, realizzato un comodo collegamento stradale, tuttora fondamentale da Colle Balisio fino a Barzio.
I nuovi collegamenti stradali portavano in Valsassina altri villeggianti, nuovi turisti. Si consolidava una “moda” delle feste serali, non solo di balli, ma anche di musica al pianoforte, di cantanti, di attori che recitavano poesie e brani teatrali. Parentesi molto triste, invece, quella della seconda guerra mondiale, in particolare nel periodo 1943-1945, con numerosi sfollati provenienti da Milano colpita ripetutamente da terrificanti bombardamenti aerei e dove anche la Valsassina registrava dolorosi, tragici episodi, uno dei quali proprio a Barzio, presso il cimitero in località Robiasca.
Nel cammino intenso di valorizzazione turistica c’è da ricordare il lecchese Reale Villa, innamorato di Barzio e della valle, dove è stato a lungo presidente dell’Azienda Soggiorno e Turismo, affiancato da un valido direttore come Oreste Ruffinoni, che ricoprì anche l’incarico di vice sindaco in Comune. 
Reale Villa è stato nel direttivo dell’Unione Industriali Lecchesi, console nel territorio del Touring Club Italiano, particolarmente impegnato nelle celebrazioni centenarie dello stesso, del 1994, con diverse serate di ampio richiamo svoltesi nel rinomato Clubino di Cremeno.
La corriera centenaria affonda, quindi, le sue origini in uno sviluppo turistico che, dopo la parentesi tragica della guerra, registrerà la nuova stagione contrassegnata dalle funivie e da importanti eventi di manifestazioni turistiche, economiche e sportive che coinvolgerà in particolare tutto il vicino altipiano, ma anche il fondovalle verso il Pioverna.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.