Lecchese: 850mila prestiti nelle biblioteche nel ’24. Bimbi tra i 7-14 ne fanno più richiesta. A Barzio l’indice più alto
In quale comune della provincia di Lecco si legge di più? Rispondere non è semplice, ma un’idea ce la si può fare dal Report Statistico 2024 che il Sistema Bibliotecario del Territorio Lecchese ha prodotto, mettendo peraltro a confronto i dati con quelli raccolti nel 2022 e nel 2023.
Il primo elemento che si evince è che negli ultimi tre anni è aumentato notevolmente il numero di prestiti da banco: la somma dei documenti posseduti dalla biblioteca prestati in sede più quelli di altre biblioteche prestati attraverso l’interprestito.
Nel 2022 si sono contati 671.667 prestiti totali, cifra che nel 2023 è passata a 807.987 e nel 2024 a 850.226. Per il 2024 si è rilevato un incremento del 5,23%, pari a 42.239 prestiti in più rispetto allo stesso periodo del 2023. È inoltre interessante notare – per quanto possa essere intuibile – che è luglio il mese in cui negli ultimi tre anni sono stati richiesti più prestiti: ben 78.790 nel 2024. Dicembre è invece il mese in cui ne sono stati fatti meno: solo 58.493 lo scorso anno.
Questi numeri però non vanno ricondotti unicamente ai libri. Degli 850.226 prestiti del 2024, 36.204 sono stati per dvd, 11.303 per periodici, 1.197 per audiolibri e cd musicali e 258 per altro materiale. 801.264 è stato invece il numero di prestiti unicamente riconducibile a libri nel 2024. Il dato è a sua volta divisibile in due categorie: 438.043 sono stati i prestiti di libri di target “adulti”, mentre 363.221 quelli di target “ragazzi”, per il quale si intende giovani da 0 a 14 anni.
Se si riprende l’aumento di prestiti generali degli ultimi tre anni, si nota che ad aver favorito maggiormente questa crescita sono stati proprio gli adulti. Solo dal 2023 al 2024 infatti il numero dei loro prestiti è passato da 432.731 a 470.663, attestando una crescita di 37.932 prestiti; quello dei ragazzi è passato da 374.901 a 379.305, con una crescita di soli 4.404 prestiti.
Ma veniamo ora a un’analisi legata ai paesi. Il Comune in cui si sono effettuati più prestiti nel 2024, neanche a dirlo, è il capoluogo. A Lecco lo scorso anno sono stati fatti 90.433 prestiti tra libri, dvd e altro materiale. Segue Merate – seconda città per numero d’abitanti della provincia – con 46.575, poi Missaglia con 40.783, Casatenovo con 38.395, Valmadrera con 37.535, Olgiate Molgora con 36.758, Mandello del Lario con 31.065 e Galbiate con 29.984. All’estremo opposto della classifica del 2024 c’è Santa Maria Hoè, dove però, a causa della contesa con La Valletta Brianza, la biblioteca è stata temporaneamente chiusa (attualmente invece è aperta e funziona pieno regime). Segue Perledo – che ha però solo punto di ritiro aperto a luglio – con 16 prestiti, Casargo con 368, Carenno con 440, Pasturo – punto di ritiro aperto nell’autunno del ’23 – con 466, Erve – biblioteca aperta a maggio –con 472 e Pescate con 958.
Nelle grandi città si legge dunque di più? No, si effettuano solo più prestiti. Per capire realmente dove verosimilmente si legge di più e dove sicuramente la frequenza dei prestiti è più elevata, è un altro il dato a cui bisogna guardare. Si tratta dell’Indice di prestito di ciascuna biblioteca, ossia il rapporto tra il numero di prestiti totali fatti nel corso dell’anno e il numero di residenti nel comune di appartenenza della biblioteca al 31 dicembre 2023.
Solo da questo dato si evince un andamento più chiaro dei prestiti. Calcolando questo rapporto risulta che l’indice di prestito medio del Lecchese lo scorso anno è stato di 2,64, un numero che nasce dalla suddivisione degli 850.226 prestiti tra i 321.679 cittadini della provincia.
A vantare l’indice di prestito più elevato nel 2024 è stata la biblioteca di Barzio, dove sono stati richiesti 11.806 prestiti, portando così il rapporto a 9,30. Segue la biblioteca di Olgiate Molgora con un indice di 5,83 e 36.758 prestiti, quella di Cernusco Lombardone con 5,49 e 21.195, Missaglia con 4,58 e 40.783 e Garbagnate Monastero con 4,18 e 10.931.
Lecco, pur vantando il più elevato numero di prestiti, ha un indice piuttosto inferiore alla media: 1,90. Decisamente meglio Merate, con un indice di 3,11. Sopra la media sono anche Comuni come Valmadrera, Casatenovo, Oggiono, Cassago Brianza, Mandello del Lario, Sirtori, Brivio, Paderno d’Adda, Lomagna, Viganò e Barzago. Hanno un indice di prestito inferiore alla media provinciale Comuni come Calolziocorte, Abbadia Lariana, Ballabio, Monticello Brianza, Calco, Robbiate, Bosisio Parini, Verderio, Olginate, Costa Masnaga, Ello, Civate, Airuno e Nibionno. In fondo alla classifica per indice c’è ancora Santa Maria Hoè, superata di poco da Perledo, Pasturo, Carenno, Casargo e Pescate.
In generale nel 2024 gli utenti attivi – ossia coloro che effettuato almeno un prestito nel corso dell’anno – sono stati 47.382 nella provincia. Ben 486 in meno rispetto al 2023. Se si considera che il Lecchese a fine dello scorso anno contava una popolazione di 333.270 persone, ciò significa che solo il 14,22% di queste si è recata in biblioteca lo scorso anno per richiedere almeno un prestito.
È interessante analizzare il medesimo dato per fasce d’età, poiché emerge che circa il 46% dei bambini e bambine tra i 7 e 14 anni della provincia di Lecco nel 2024 ha richiesto almeno un prestito. Quasi un bimbo su due. Delle persone over 60, che nel 2024 nel Lecchese erano 103.110, solo l’8,68% ha richiesto almeno un prestito, ovvero 8.955 persone.
Della fascia 15-18 anni – quella che in assoluto richiede meno prestiti – si sono contante 2.975 richieste lo scorso anno. Questo numero però, rapportato al quantitativo di ragazzi e ragazze di quell’età, porta equivale al 22%. Vale a dire che un adolescente su cinque ha richiesto almeno un prestito lo scorso anno. A contrario, meno di 1 over 60 su 10 lo ha fatto.
Il corposo report del Sistema Bibliotecario Lecchese offre anche una classifica dei Comuni con la più alta percentuale di utenti attivi nella propria biblioteca, dato sempre dal rapporto con il numero totale di cittadini. Svetta ancora Barzio con il 62,17%, seguita da Olgiate Molgora 27,43%, Cernusco Lombardone 22,52%, Introbio 20,56% e Missaglia 20,44%. Sotto il 15% ci sono Comuni come Paderno d’Adda, Monticello Brianza, Calolziocorte, Civate, Bosisio Parini, Lecco, Montevecchia e Robbiate. Sotto il 10% Olginate, Dolzago, Calco, Abbadia Lariana, Ballabio, Oliveto Lario e Monte Marenzo.

Nel 2022 si sono contati 671.667 prestiti totali, cifra che nel 2023 è passata a 807.987 e nel 2024 a 850.226. Per il 2024 si è rilevato un incremento del 5,23%, pari a 42.239 prestiti in più rispetto allo stesso periodo del 2023. È inoltre interessante notare – per quanto possa essere intuibile – che è luglio il mese in cui negli ultimi tre anni sono stati richiesti più prestiti: ben 78.790 nel 2024. Dicembre è invece il mese in cui ne sono stati fatti meno: solo 58.493 lo scorso anno.
Questi numeri però non vanno ricondotti unicamente ai libri. Degli 850.226 prestiti del 2024, 36.204 sono stati per dvd, 11.303 per periodici, 1.197 per audiolibri e cd musicali e 258 per altro materiale. 801.264 è stato invece il numero di prestiti unicamente riconducibile a libri nel 2024. Il dato è a sua volta divisibile in due categorie: 438.043 sono stati i prestiti di libri di target “adulti”, mentre 363.221 quelli di target “ragazzi”, per il quale si intende giovani da 0 a 14 anni.
Se si riprende l’aumento di prestiti generali degli ultimi tre anni, si nota che ad aver favorito maggiormente questa crescita sono stati proprio gli adulti. Solo dal 2023 al 2024 infatti il numero dei loro prestiti è passato da 432.731 a 470.663, attestando una crescita di 37.932 prestiti; quello dei ragazzi è passato da 374.901 a 379.305, con una crescita di soli 4.404 prestiti.
Ma veniamo ora a un’analisi legata ai paesi. Il Comune in cui si sono effettuati più prestiti nel 2024, neanche a dirlo, è il capoluogo. A Lecco lo scorso anno sono stati fatti 90.433 prestiti tra libri, dvd e altro materiale. Segue Merate – seconda città per numero d’abitanti della provincia – con 46.575, poi Missaglia con 40.783, Casatenovo con 38.395, Valmadrera con 37.535, Olgiate Molgora con 36.758, Mandello del Lario con 31.065 e Galbiate con 29.984. All’estremo opposto della classifica del 2024 c’è Santa Maria Hoè, dove però, a causa della contesa con La Valletta Brianza, la biblioteca è stata temporaneamente chiusa (attualmente invece è aperta e funziona pieno regime). Segue Perledo – che ha però solo punto di ritiro aperto a luglio – con 16 prestiti, Casargo con 368, Carenno con 440, Pasturo – punto di ritiro aperto nell’autunno del ’23 – con 466, Erve – biblioteca aperta a maggio –con 472 e Pescate con 958.
Nelle grandi città si legge dunque di più? No, si effettuano solo più prestiti. Per capire realmente dove verosimilmente si legge di più e dove sicuramente la frequenza dei prestiti è più elevata, è un altro il dato a cui bisogna guardare. Si tratta dell’Indice di prestito di ciascuna biblioteca, ossia il rapporto tra il numero di prestiti totali fatti nel corso dell’anno e il numero di residenti nel comune di appartenenza della biblioteca al 31 dicembre 2023.
Solo da questo dato si evince un andamento più chiaro dei prestiti. Calcolando questo rapporto risulta che l’indice di prestito medio del Lecchese lo scorso anno è stato di 2,64, un numero che nasce dalla suddivisione degli 850.226 prestiti tra i 321.679 cittadini della provincia.
A vantare l’indice di prestito più elevato nel 2024 è stata la biblioteca di Barzio, dove sono stati richiesti 11.806 prestiti, portando così il rapporto a 9,30. Segue la biblioteca di Olgiate Molgora con un indice di 5,83 e 36.758 prestiti, quella di Cernusco Lombardone con 5,49 e 21.195, Missaglia con 4,58 e 40.783 e Garbagnate Monastero con 4,18 e 10.931.
Lecco, pur vantando il più elevato numero di prestiti, ha un indice piuttosto inferiore alla media: 1,90. Decisamente meglio Merate, con un indice di 3,11. Sopra la media sono anche Comuni come Valmadrera, Casatenovo, Oggiono, Cassago Brianza, Mandello del Lario, Sirtori, Brivio, Paderno d’Adda, Lomagna, Viganò e Barzago. Hanno un indice di prestito inferiore alla media provinciale Comuni come Calolziocorte, Abbadia Lariana, Ballabio, Monticello Brianza, Calco, Robbiate, Bosisio Parini, Verderio, Olginate, Costa Masnaga, Ello, Civate, Airuno e Nibionno. In fondo alla classifica per indice c’è ancora Santa Maria Hoè, superata di poco da Perledo, Pasturo, Carenno, Casargo e Pescate.
In generale nel 2024 gli utenti attivi – ossia coloro che effettuato almeno un prestito nel corso dell’anno – sono stati 47.382 nella provincia. Ben 486 in meno rispetto al 2023. Se si considera che il Lecchese a fine dello scorso anno contava una popolazione di 333.270 persone, ciò significa che solo il 14,22% di queste si è recata in biblioteca lo scorso anno per richiedere almeno un prestito.
È interessante analizzare il medesimo dato per fasce d’età, poiché emerge che circa il 46% dei bambini e bambine tra i 7 e 14 anni della provincia di Lecco nel 2024 ha richiesto almeno un prestito. Quasi un bimbo su due. Delle persone over 60, che nel 2024 nel Lecchese erano 103.110, solo l’8,68% ha richiesto almeno un prestito, ovvero 8.955 persone.
Della fascia 15-18 anni – quella che in assoluto richiede meno prestiti – si sono contante 2.975 richieste lo scorso anno. Questo numero però, rapportato al quantitativo di ragazzi e ragazze di quell’età, porta equivale al 22%. Vale a dire che un adolescente su cinque ha richiesto almeno un prestito lo scorso anno. A contrario, meno di 1 over 60 su 10 lo ha fatto.
Il corposo report del Sistema Bibliotecario Lecchese offre anche una classifica dei Comuni con la più alta percentuale di utenti attivi nella propria biblioteca, dato sempre dal rapporto con il numero totale di cittadini. Svetta ancora Barzio con il 62,17%, seguita da Olgiate Molgora 27,43%, Cernusco Lombardone 22,52%, Introbio 20,56% e Missaglia 20,44%. Sotto il 15% ci sono Comuni come Paderno d’Adda, Monticello Brianza, Calolziocorte, Civate, Bosisio Parini, Lecco, Montevecchia e Robbiate. Sotto il 10% Olginate, Dolzago, Calco, Abbadia Lariana, Ballabio, Oliveto Lario e Monte Marenzo.
E.Ma.