Lecco: il Palio dei rioni è il nascondino... dei partecipanti. 17 iscritti a tre giorni dall'evento
Cara Leccoonline,
Il Palio di Lecco è il nascondino...ma dei partecipanti
Da quasi un mese il Palio di Lecco campeggia ovunque: manifesti, articoli, post istituzionali, annunci social più insistenti di un Black Friday.
Manca solo il volantinaggio porta a porta e l'appello durante i vespri.
Eppure, il dettaglio fondamentale - i partecipanti - sono misteriosamente scomparsi.
Forse si stanno già allenando al gioco: nascondersi.

Il Comune, comunque, è sereno. Del resto, ha già speso (con i nostri soldi) 23.000 euro per affidare l’organizzazione a una realtà locale. Obiettivo raggiunto Giocare a gratis non si può più.
Un’ottima scelta, soprattutto considerando che nello stesso periodo ha tagliato la stessa cifra dai fondi per aiutare le famiglie fragili a pagare la TARI.
Ma si sa, le priorità contano: tra sostenere chi è in difficoltà e lanciare il nascondino istituzionale, la scelta è chiarissima.
Intanto, a pochi giorni dall’evento, le iscrizioni sono un trionfo... del vuoto. Servirebbero 150 partecipanti: ne abbiamo 17. Sì, diciassette.
Acquate può vantare ben 2 iscritti - saranno il sindaco e consorte?

Il resto?
Otto rioni a zero partecipanti (Belledo, Bonacina, Castello, Centro, Chiuso, Germanedo, Malavedo, Olate).
Quattro con un solo iscritto (Maggianico, Pescarenico, Rancio, Santo Stefano).
A oggi, l’unica sfida minimamente credibile è tra Laorca (4 iscritti) e San Giovanni (7), per un palio che potrebbe risolversi in meno tempo di quanto ne serva a leggere questo articolo.
E, come da tradizione, nonostante il già folle contributo pubblico, per giocare bisogna pure pagare l'iscrizione. A quanto pare, viste le adesioni, persino il cittadino più paziente e ironico ha smesso di stare al gioco.
Ma il vero spettacolo non è il Palio.
È la capacità di questo Comune di trasformare ogni evento in un’operazione di facciata.
Spendere per far credere, mentre si lasciano indietro insieme ai cittadini tartassati da tagli, aumenti di Irpef, costi della mensa scolastica, parcheggi e nido, innanzitutto proprio quelli che non possono più permettersi nemmeno il lusso di mandarli a…. nascondersi
Il Palio di Lecco è il nascondino...ma dei partecipanti
Da quasi un mese il Palio di Lecco campeggia ovunque: manifesti, articoli, post istituzionali, annunci social più insistenti di un Black Friday.
Manca solo il volantinaggio porta a porta e l'appello durante i vespri.
Eppure, il dettaglio fondamentale - i partecipanti - sono misteriosamente scomparsi.
Forse si stanno già allenando al gioco: nascondersi.

Il Comune, comunque, è sereno. Del resto, ha già speso (con i nostri soldi) 23.000 euro per affidare l’organizzazione a una realtà locale. Obiettivo raggiunto Giocare a gratis non si può più.
Un’ottima scelta, soprattutto considerando che nello stesso periodo ha tagliato la stessa cifra dai fondi per aiutare le famiglie fragili a pagare la TARI.
Ma si sa, le priorità contano: tra sostenere chi è in difficoltà e lanciare il nascondino istituzionale, la scelta è chiarissima.
Intanto, a pochi giorni dall’evento, le iscrizioni sono un trionfo... del vuoto. Servirebbero 150 partecipanti: ne abbiamo 17. Sì, diciassette.
Acquate può vantare ben 2 iscritti - saranno il sindaco e consorte?

Il resto?
Otto rioni a zero partecipanti (Belledo, Bonacina, Castello, Centro, Chiuso, Germanedo, Malavedo, Olate).
Quattro con un solo iscritto (Maggianico, Pescarenico, Rancio, Santo Stefano).
A oggi, l’unica sfida minimamente credibile è tra Laorca (4 iscritti) e San Giovanni (7), per un palio che potrebbe risolversi in meno tempo di quanto ne serva a leggere questo articolo.
E, come da tradizione, nonostante il già folle contributo pubblico, per giocare bisogna pure pagare l'iscrizione. A quanto pare, viste le adesioni, persino il cittadino più paziente e ironico ha smesso di stare al gioco.
Ma il vero spettacolo non è il Palio.
È la capacità di questo Comune di trasformare ogni evento in un’operazione di facciata.
Spendere per far credere, mentre si lasciano indietro insieme ai cittadini tartassati da tagli, aumenti di Irpef, costi della mensa scolastica, parcheggi e nido, innanzitutto proprio quelli che non possono più permettersi nemmeno il lusso di mandarli a…. nascondersi
Paolo Trezzi