Elezioni regionali, Mauri: sto con la Moratti, Salvini pensa di più al ''ponte sullo stretto'' che alle necessità della viabilità lombarda

Paolo Mauri non è un leghista come tanti, un semplice simpatizzante. Paolo Mauri è un leghista doc, della vecchia guardia, fratello di Matteo, per anni portavoce dei ministri Roberto Maroni e Roberto Castelli, soprattutto figlio di Bruno, uno dei capi storici della Lega Lombarda e poi Lega Nord del meratese. Un combattente, sempre molto preparato, affabile nei toni, affilato nei contenuti. Il cognato è Andrea Robbiani, ex camicia verde, ex sindaco di Merate. Insomma, siamo nel cuore del Carroccio cittadino.

Paolo Mauri, che nel 2001 ha ricomposto la sezione della lega a Merate in qualità di segretario di sezione, consigliere di opposizione insieme a Robbiani durante la gestione Albani, membro del direttivo provinciale, balzato alle cronache per le denunce effettuate nel Parco Adda Nord, invece sta nella lista civica per Moratti Presidente di regione Lombardia, assieme a Riccardo Fasoli. Il sindaco di Mandello del Lario "rappresenta" il lago, Mauri la Brianza. Con lui a sostenere Letizia Moratti nel distretto meratese, Emilia Mandelli di Brivio mentre per l'area attorno al capoluogo c'è il vicesindaco di Pescate Miriam Lombardi.

Paolo Mauri durante la conferenza stampa odierna

Dottor Mauri, sicuramente si tratta di una decisione maturata a lungo. In poche righe ci racconta questo "viaggio" dalla Lega lombarda a Letizia Moratti?

Volentieri! Faccio una premessa, che poi risponde per gran parte alla sua domanda. Io sono in primo luogo convintamente autonomista e indipendentista, e il mio contributo quasi venticinquennale alla politica, è sempre stato finalizzato a far si che i lombardi aprissero gli occhi davanti ad un dato sopra tutti: 54 miliardi di euro, che rappresentano il residuo fiscale che la Lombardia, e che tutti i Lombardi (da destra a sinistra) pagano allo stato centrale al netto dei servizi e dei costi della sanità. Si tratta di 150 milioni al giorno! Questo è il "file rouge" del mio modo di intendere la politica. A questo riguardo, quando nella fu Lega Nord Salvini ha intrapreso la strada "nazionalista", io, ancora membro del direttivo, sono stato uno dei pochi a dichiararmi apertamente contrario. Perché' per come la vedo io il Nord necessita di un vero e proprio "sindacato del Nord", post ideologico e post partitico. Ed è così che all'ultimo congresso sono stato uno dei sostenitori del rivale di Salvini, Gianni Fava, uomo dotato di grande passione politica che purtroppo è stato messo da parte dal nuovo corso salviniano. A differenza di tanti altri Gianni ha un suo lavoro ben fatto e ben finito, ma ha continuato a coltivare la sua passione. In quest'ottica, essendo persona seria e credibile, ha avuto in questi mesi diversi contatti con la signora Moratti, che ha dimostrato di essere persona orgogliosamente Lombarda e molto sensibile alla questione del residuo fiscale. In più ha dimostrato nelle sue precedenti esperienze di avere grandi capacità di amministrative e di visione prospettica. Da questo insieme di fattori nasce il mio nome all'interno della lista Moratti.


Ci sbagliamo o La Lista Moratti Presidente sta raccogliendo moltissime adesioni, anche tra i leghisti delusi?

Non si sbaglia affatto, c'è molto interesse intorno alla figura di Letizia Moratti. Sono assolutamente convinto che se la gente scegliesse il candidato, e non il partito che lo sostiene, la signora Moratti vincerebbe facilmente. La lista civica di cui sono rappresentante, molto ben assortita sia dal punto di vista "geografico" (Il sindaco di Mandello Fasoli per la parte Nord della Provincia, il vicesindaco di Pescate Miriam Lombardi per la parte centrale, e io e Emilia Mandelli per l'area Meratese - Casatese, ha come obiettivo quello di far sapere ai cittadini Lombardi le tante capacità di Letizia Moratti.


Lei non è più iscritto quindi alla sezione della Lega Salvini premier di Merate?

No, non ho aderito al progetto di Salvini, ormai più attento al ponte sullo stretto che alla viabilità lombarda, e pertanto non ho rinnovato la tessera. Ai componenti la sezione di Merate mi lega un rapporto di amicizia, che va ben oltre la tessera che si ha in tasca.


Quali elementi del programma della Moratti l'hanno indotto a schierarsi così apertamente?

Uno fra tutti l'attenzione al territorio, ben rappresentato da uno spot elettorale: "siamo consapevoli che i problemi si affrontano insieme, dialogando con i territori, non calando dall'altro soluzioni preconfezionate"


Questa scelta andrà a influire sulle prossime elezioni comunali del 2024 considerato che invece il sindaco Massimo Panzeri è rimasto salviniano e sostiene Mauro Piazza alle regionali?


Direttore, Massimo è per me un amico, e dal mio punto di vista sta ben amministrando la città. Questa domanda la deve rivolgere a lui. L'amicizia che mi lega a Massimo non è certo messa in discussione da un voto o da un eventuale endorsement non fatto. Come per il caso di Gianni Fava, per me l'impegno politico è mettersi a disposizione del territorio. Grazie al cielo non vivo di politica, che considero una passione, ma del mio lavoro.


A nostro parere uno dei centri nevralgici del territorio, cioè l'ospedale San Leopoldo Mandic versa in condizioni molto preoccupanti. Avete in calendario qualche iniziativa, considerando che fino a poche settimane fa Letizia Morati era assessore alla sanità lombarda?

La ringrazio per questa domanda. Proprio nei giorni scorsi, ipotizzando la presenza di Letizia Moratti a Merate, abbiamo chiesto che in occasione della visita nel nostro territorio, si concentrasse come priorità (che nel caso di una campagna elettorale breve e sui tutti i territori significa "esclusivamente") sull' ospedale di Merate. Stiamo cercando di organizzare un incontro sul tema, ma come ben sa queste cose necessitano di richieste ed autorizzazioni, ma sia noi della lista civica, sia la sig.ra Moratti, abbiamo ben presente le criticità e i punti che si possono sviluppare per un migliore servizio ai cittadini, partendo dall'organico del Pronto Soccorso alla qualità dei servizi erogati.

C. B.
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