Il calolziese Paolo Arrigoni nominato dal ministro Giorgetti presidente del GSE

Giancarlo Giorgetti e Paolo Arrigoni in una foto scattata
durante un appuntamento elettorale a Lecco
In casa Lega ne erano sicuri: "un posto per Paolo Arrigoni c'è di sicuro". E così è. Mancata la rielezione, l'ex senatore è stato nominato nelle scorse ore presidente del Gestore dei Servizi Energetici, la società interamente partecipata dal Tesoro alla quale è attribuito l'incarico di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, smistando le risorse destinate dal Governo a tale scopo. La stessa che qualche tempo fa ha deliberato un finanziamento di quasi un milione di euro per la sua Calolzio, sostenendo così l'importante progetto di ristrutturazione del polo scolastico di Foppenico.
L'investitura di Arrigoni, già sindaco del capoluogo della Val San Martino, arriva dal ministro (del Carroccio) Giancarlo Giorgetti, dopo una modifica all'assetto di governance, allargando l'organsmo amministrativo a cinque membri. All'amministratore unico Andrea Ripa di Meana i consiglieri Roberta Toffanin, Caterina Belletti e Vinicio Mosè Vigilante nonchè, per l'appunto, il Presidente Paolo Arrigoni. Ingegnere, classe 1964, già Questore del Senato nella penultima legislatura, il calolziese è anche responsabile Energia della Lega dal 2017.
Un'investitura, la sua, accolta – come prevedibile – tra le polemiche da parte dell'opposizione. "È vergognoso e assurdo che il ministro dell'Economia Giorgetti abbia deciso di nominare un politico a capo del Gestore dei Servizi Energetici invece di un tecnico. Questa nomina è solo un'altra dimostrazione dell'approssimazione e della mancanza di sensibilità verso le questioni ambientali da parte della Lega" la presa di posizione del co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
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