La versione di Brivio/2: non solo l’area MAB, ma anche municipio, tribunale, ostello e... PD

Non sono l’area MAB. L’ex sindaco di Lecco Virginio Brivio commenta anche altre questioni ereditate dall’attuale amministrazione dalla sua e oggetto, nel recente passato, di polemiche che, inevitabilmente, lo hanno toccato, per arrivare, ad una chiosa più politica sul PD.

Che cosa non la ha convinta delle spiegazioni fornite dall’attuale amministrazione sulla questione del municipio?
La nuova giunta ha legittimamente cambiato idea sulla questione del municipio. Anche in questo caso, tuttavia, sono state dette delle cose non vere. In connessione con la vicenda MAB è stata evocata una presunta superficialità anche nell’operazione del nuovo municipio. Il primo lotto era già finanziato. Sul secondo lotto c’era una domanda di finanziamento già accolta dal ministero per un ammontare pari a 7 milioni. In parallelo, c’era un finanziamento del GSE specifico per l’efficientamento energetico. Di conseguenza, dire che la perizia del Politecnico ha sventato chissà quale indebitamento è una grossolana imprecisione. Inoltre, quello studio è stato realizzato dopo due anni dal precedente progetto in un contesto economico completamente diverso a causa dell’inflazione e dell’incremento dei costi delle materie prime. Se si fosse dato corso all’appalto nel 2021 ora sarebbe a buon punto il nuovo edificio.

Nella lettera di dimissioni cita anche il tribunale.
A proposito del Cereghini, il 19/11/2020 la nuova giunta, in una delle sue prime riunioni, ha approvato la convenzione con il provveditorato interregionale alle opere pubbliche necessaria per dare avvio ai lavori dell’ultimo lotto. La convenzione è stata poi firmata a fine 2021 e in quell’occasione sono uscite dichiarazioni pesanti per colpire Valsecchi, responsabile anche di questo dossier nella mia amministrazione. Il messaggio che si è cercato di far passare era chiaro: “meno male che siamo arrivati noi e abbiamo recuperato il tempo perduto”. Tuttavia, dall’approvazione alla firma della convenzione è passato un anno. Per di più, la convenzione l’avevamo preparata noi con la collaborazione del dottor Secchi, presidente del Tribunale. Non è stato facile interloquire con il provveditorato alle opere pubbliche nel pieno della pandemia. Eppure, Davide Cereda, compianto dirigente del comune, è riuscito ad portare a casa questa convenzione, poi approvata dalla nuova giunta ad un mese dal suo insediamento. L’attuale amministrazione ci ha poi impiegato un anno per arrivare alla firma della stessa convenzione e un altro anno per affidare i lavori.

L’ultimo punto che rimane da affrontare è l’ostello.
Se c’è stato qualche sbaglio nelle fasi di progettazione ed esecuzione si va dall’ALER, ente attuatore, e lo si fa presente. L’affidamento dei lavori era stato fatto nell’ambito di un accordo di programma secondo il quale il compito di attuare il progetto spettava ad ALER. Detto questo, confesso di essere un po’ all’oscuro per quanto riguarda le problematiche che sono state riscontrate. Tornando invece per un attimo al tribunale, ricordo inoltre che, uno degli ultimi atti della mia giunta, a settembre 2020, è stata l’approvazione di un’altra convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia, ovvero quella per cui UNEP, giudice di pace, ordine degli avvocati e archivi potevano trasferirsi in comodato d’uso nella torre nuova. Dopo due anni e mezzo lo stabile è lì inutilizzato.

Una domanda meramente politica. Lei ha in mente un nome o un profilo come futuro segretario provinciale del PD?
Non ho in mente figure che in questo momento siano in grado di ricomporre in modo sostanziale il partito portando anche la necessaria freschezza. Tuttavia, il percorso congressuale non è ancora cominciato. Speriamo che venga in mente presto qualche idea non solo al sottoscritto ma a tutto il partito. La nostra comunità deve tornare a fare politica e per questo servono persone contraddistinte non dalla devozione verso qualche potente di turno ma da un vero attaccamento al PD. Sono stato tra i fondatori del PD provinciale e nutro un interesse personale specifico affinché il PD continui ad essere un punto di riferimento per il nostro territorio. In questo momento però davvero non ci sono nomi sul tavolo. La fase congressuale non è ancora partita, approfondiremo la questione al momento più opportuno.
A.Bes.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.