'Ballabio Futura': il candidato sindaco Tranquillo Doniselli presenta le sue linee guida

Presentazione ufficiale del candidato sindaco di “Ballabio futura”, ovvero Tranquillo Doniselli, ieri sera al centro polifunzionale. Nato a Ballabio nel 1959, Doniselli ha lavorato all’Eni, l’ente energetico nazionale, per 37 anni «dei quali 28 in giro per il mondo», prima come geologo e successivamente come progettista e poi con incarichi dirigenziali. Da un anno in pensione, raccoglie simbolicamente l’eredita del fratello Giuseppe, a lungo consigliere comunale di Ballabio e morto nel 2011 per un tumore.
«A coinvolgermi in “Ballabio futura” – ha detto il candidato sindaco – è stato Cesare Goretti che è venuto a prendermi e a dirmi: “Adesso che sei pensionato e non hai niente da fare devi impegnarti con noi"».


Tranquillo Doniselli

Ad affiancarlo c’erano i consiglieri uscenti di “Ballabio futura”, in minoranza negli ultimi due mandati: Luca Goretti, Manuela Deon, Luca Volpi e Manuel Tropenscovino che ha introdotto la serata: «In paese si è perso il senso dello stare insieme, dopo i due anni di Covid e soprattutto dopo quello che è successo in Comune. Da qui bisogna ripartire»
Quello che è successo è l’interruzione anzitempo del mandato amministrativo per le dimissioni del sindaco leghista Giovanni Bussola dopo la frattura nella maggioranza sul progetto di ampliamento presentato dall’impresa Combi Arialdo e che avrebbe interessato l’area verde del Barech. Un progetto avversato da Alessandra Consonni, pure leghista, che aveva preceduto Bussola alla guida del Comune. Ora, il municipio è commissariato ed è appunto chiamato al voto nelle elezioni del 15 maggio.
A proposito di Barech, tra l’altro, Doniselli è stato chiaro, dicendo di non considerare “attrattivo” il progetto di ampliamento della Combi, «almeno per come è stato presentato fino a oggi, in maniera tutto sommato poco chiara. L’espansione della zona industriale va contro alle nostre linee guida. E la scelta di dire “no” è quindi coerente. Il Barech fa parte dell’ultimo corridoio verde attorno al paese, e l’ampliamento dell’area produttiva, se non fa diventare Ballabio la periferia industriale di Lecco, certamente compie un lungo passo in quella direzione, La mia Amministrazione sarà attenta agli interessi delle aziende che operano in quell’area, sarà disposta a lavorare con loro per trovare le soluzioni ai problemi ma all’interno della stessa zona produttiva. Certamente si dovrà mettere mano alla strada che è di servizio alle imprese, che è il collegamento per Morterone e sulla quale dovrà essere anche garantito il passaggio in sicurezza dei residenti. Fino al ponte sarà quindi inevitabile un intervento importante».



Quale non è detto: la soluzione non c’è, dovrà essere studiata attentamente per arrivare alla scelta migliore. E sarà proprio questo il modo di operare che Doniselli ha indicato per la propria Amministrazione: per ogni problema valutare tutte le soluzioni possibili, dopo di che optare per la migliore per la collettività. Per dire che il programma, ancora in fase di elaborazione e che sarà presentato fra una quindicina di giorni quando sarà ufficializzata anche la lista dei candidati consiglieri, non conterrà le singole soluzioni per ciascun caso, ma indicherà la direzione, appunto le “linee guida”. Che mirano a fare di Ballabio appunto un paese “attrattivo”: ecco quindi spiegata la formula della “non attrattività” per il progetto Barech della Combi. Secondo Doniselli, Ballabio deve attrarre e saper trattenere nuove famiglie alle quali «far piacere l’abitare qui», appunto per evitare di diventare una periferia industriale o un dormitorio.


Manuel Tropenscovino

Per raggiungere l’obiettivo, Doniselli ha quindi indicato le politiche da perseguire: un collegamento con Lecco e con la Valsassina per mezzo di piste ciclabili (sarà da vedere se quella vecchia, chiusa per frane, potrà essere in qualche modo o in parte recuperata), l’aumento dei percorsi pedonali anche all’interno del paese, il recupero dei due vecchi nuclei di Inferiore e Superiore per incentivare i privati a ristrutturare e riqualificare molti degli edifici ormai invecchiati, la sicurezza sotto tutti i punti di vista e pertanto anche delle strade con particolare attenzione ai primi tornanti della carrozzabile per i Resinelli e alla frazione Roncaiolo, la sistemazione di una serie di passaggi pedonali, l’adeguamento della Polizia locale che ha bisogno di essere implementata nell’organico, la revisione dei regolamenti cimiteriali, la valorizzazione delle associazioni comprendendo anche gli oratori e prevedendo un tavolo di pianificazione in cui il ruolo del Comune sarà quello di dare una mano anche economicamente e incentivare la collaborazione; su questo fronte, la stessa ipotizzata “Casa delle associazioni” dovrà essere definita proprio con i diretti interessati.
«Ballabio ha vissuto diversi cicli – ha detto il candidato sindaco -. E’ stato un paese contadino, poi è diventato industriale e poi turistico, e sono arrivate le seconde case. Ma oggi queste sono per la gran parte chiuse per molti mesi all’anno, e anche a quelle quindi bisognerà guardare perché possano appunto diventare residenze stabili. Altrimenti diventeremo un paese dormitorio. Dunque, perché un elettore di Ballabio dovrebbe votarci? Noi gli offriamo una visione, se la condivide siamo qua».


Luca Goretti

E’ toccato poi al pubblico porre questioni e domande. Richiesta per esempio un’attenzione, che Doniselli ha assicurato, ai progetti di comunità energetiche, i nuovi programmi di riconversione per arrivare a produrre in loco energie rinnovabili. Un occhio di riguardo anche al centro per la raccolta differenziata: dal 2019 la piattaforma di Prato della Chiesa è chiusa dopo la caduta di alcuni massi ed è stata realizzata un’area provvisoria che l’Amministrazione Bussola avrebbe voluto sistemare e trasformarla quindi in definitiva. «Ma il progetto presentato dal Comune – ha spiegato Tropenscovino – è arrivato al settecentesimo posto nella graduatoria per ottenere i fondi necessari e quindi difficilmente quella sistemazione potrà avvenire». Da non dimenticare il problema dei parcheggi, più che necessari soprattutto se l’obiettivo del Comune è quello di attrarre nuove famiglie, il cui arrivo inevitabilmente porterà un aumento delle auto.
Inoltre, il Comune dovrà anche farsi attiva per risolvere il problema del medico di base: molti pazienti ora sono costretti a recarsi sull’altopiano o a Introbio, con tutti i disagi che comporta soprattutto per le persone anziane. E in quanto a queste ultime, saranno necessarie nuove iniziative per rinvigorire le attività che pure in paese si svolgevano e che in questi anni sono andate declinando. E anche per i giovani si dovrà pur pensare a qualcosa: a questo proposito, lo stesso Doniselli ha indicato nel riammodernamento del centro polifunzionale l’occasione per trovare anche spazi di ritrovo per gli adolescenti. Infine, dovranno essere rafforzate anche le politiche sociali per fronteggiare quelle che oggi si chiamano “fragilità” con più persone che rischiano l’isolamento o di non farcela economicamente. «Perché in questi anni – ha chiosato Goretti – il Comune è sempre arrivato con l’acqua alla gola».


Gli schieramenti per le elezioni di maggio si vanno quindi delineando con chiarezza. Il sindaco uscente Giovanni Bussola, che si ripresenta con “Orgoglio ballabiese”, sarà sfidato da Tranquillo Doniselli di “Ballabio futura” e dal già sindaco Luigi Pontiggia che ritorna sulla scena con una propria lista. Non è escluso che possa essere in corsa anche una quarta squadra che farebbe riferimento ad Alessandra Consonni, ma che presenterebbe per la poltrona di primo cittadino Italo Thaler, anche se per il momento la partecipazione non è stata ancora ufficializzata.
D.C.
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