Lecco, tavolini e area Mab: in consiglio critiche dell'opposizione, non arretra la giunta

L'assessore Giovanni Cattaneo
Non poteva che trascinarsi anche in consiglio comunale la polemica per i tavolini in centro, ovvero l’applicazione prima annunciata e poi rimandata ma solo di poche settimane del nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico voluto dall’assessore Giovanni Cattaneo.
A sollevare per primo il tema il consigliere forzista Emilio Minuzzo che ha espresso innanzitutto perplessità per il ricorso al Consiglio di Stato presentato da Palazzo Bovara contro la sentenza del Tar che dava ragione al ristorante Mamaioia in merito proprio all’impossibilità di disporre i tavolini in piazza Cermenati come in epoca Covid: “Andiamo a spendere altro tempo e altre risorse per niente, intanto chi ha un’attività cerca di capire come organizzarsi in vista della bella stagione senza risposte dall’ente. La pianificazione non si fa di mese in mese, sarebbe il caso di fare chiarezza e prendere una decisione rispettando chi lavora”. Cinzia Bettega, capogruppo della Lega, ha definito le vicende degli ultimi giorni come un modo per “complicare la vita e creare problemi in più a chi svolge l’attività di pubblico esercizio in centro”, definendo quello dell’assessore un “comportamento muscolare e incomprensibile nei confronti dei piccoli imprenditori”. Anche Corrado Valsecchi di Appello per Lecco ha chiesto alla giunta di rivedere la sua posizione e di “permettere ai commerciante di programmare il proprio lavoro”.

Obiezioni che non hanno fatto però cambiare idea all’assessore Cattaneo: “Ci sono in questo momento due questioni, da un lato la sospensiva del Tar per una situazione specifica in piazza Cermenati, dall’altro l’applicazione del regolamento per cui secondo i nostri uffici e quelli di altri capoluoghi non c’è nessuna proroga che può essere applicata. In queste settimane abbiamo avviato il dialogo con Confcommercio e Confesercenti sullo sviluppo delle attività commerciali e si è evidenziato come debba prevalere l’elemento dell’equilibrio tra la giusta esigenza di avere certezza dei commercianti e quella dei residenti di tutela del proprio benessere. In questo percorso è caduta dentro la vicenda specifica di un ristorante che vuole mantenere lo status quo, riproponendo una situazione di ambiguità che proprio il regolamento voleva evitare. La nostra preoccupazione è quella di dare elementi di certezza a chi lavora, perché ci sono commercianti che stanno facendo investimenti ma serve ordine e rispetto delle regole, motivo per cui ricorreremo al Consiglio di Stato. Intanto, la cosa importante è dare la possibilità alle attività nel periodo pasquale e in quello dei ponti di poter lavorare con una copertura legale e normativa corretta, motivo per cui c’è questa situazione transitoria”.

Sempre restando su quel che accade in centro, il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Caterisano ha manifestato le sue perplessità per la raccolta notturna dei rifiuti in vista dell’estate: “Già oggi si vede che il centro è invaso dai rifiuti per ore”. L’assessore Renata Zuffi ha assicurato che ci saranno degli incontri nei prossimi giorni per “aggiustare il tiro” e trovare una soluzione a quelle situazioni critiche emerse in queste settimane.

Giuseppe Rusconi
Altro tema scottante, portato all’attenzione del consiglio comunale da una richiesta di aggiornamenti di Alberto Anghileri è quello che riguarda l’area della Mab che il Comune aveva acquistato dal demanio nel 2015 ma su cui adesso lo Stato pretende un arretrato di 1,2 milioni di euro e 171mila euro all’anno per il futuro (QUI l'articolo).
L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi ha risposto con una provocazione, invitando coloro che in queste settimane “parlano e sono diventati esperti sulle pagine dei giornali” a intraprendere un’azione popolare e fare ricorso contro lo Stato per conto del Comune.
Un’uscita che ha scatenato la reazione dell’ex assessore Corrado Valsecchi che lo ha definito “un attacco personale e politico”: “In settimana ho avuto gli atti e studiato la documentazione e mi sono confrontato con il vicepresidente della commissione Finanza della Camera dei deputati perché non mi fido di voi. C’è il tentativo di intimorire una parte della minoranza ma la mia non è la faccia di uno che si fa intimorire da voi. Andate a documentarvi piuttosto”.
Non ha cambiato la sua posizione Rusconi: “Attendiamo i ricorsi”.
M.V.
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