Lecco: in aula la salvaguardia, 'prosciugato' l'avanzo

È stata approvata con larga maggioranza ma senza i voti del gruppo misto (i due ex dem Clara Fusi e Andrea Tagliaferri) la salvaguardia degli equilibri e assestamento generale di bilancio 2023-2024-2025. Una delibera “tecnica” che, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, è servita a verificare l’entità degli accertamenti in entrata e degli impegni di spesa in uscita. Verifica dalla quale è emerso che non ci sono squilibri di bilancio, che il Fondo crediti dubbia eseguibilità è adeguato e non si evidenziano delle necessità di ripianare. Un check che ha comportato anche diverse variazioni frutto della verifica fatta da tutti gli uffici sulle entrate e le uscite di propria competenza e di conseguenza la necessità di utilizzare buona parte dell’avanzo di amministrazione e fare qualche taglio alle spese.

Proprio questo punto ha fatto discutere. “Con questa delibera andiamo ad utilizzare l’avanzo di amministrazione per quattro milioni, in pratica viene prosciugato. Non è un campanello di allarme?” si è chiesto Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più). “Siamo solo a luglio, nell’anno in cui abbiamo già aumentato tasse e servizi per i cittadini. Se nei prossimi mesi si rendessero necessarie altre variazioni? Come facciamo ad approvare una variazione di bilancio di questo tipo?” ha aggiunto Clara Fusi (Gruppo misto).
Cinzia Bettega ha definito questo modo di procedere un “ping pong” con troppe voci che vengono tolte e messe dal bilancio e troppo variazioni, motivando così il voto contrario della Lega.
Anche Pietrobelli ha concordato che “l’avanzo che rimane è poco e sarebbe stato meglio non fosse così”, però ha assicurato che “la variazione è stata vagliata nei minimi particolari”.
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