ASST Lecco: Carmen Baldi nuova responsabile dei consultori. 'Stare dietro ai cambiamenti culturali' la sfida

Consultori famigliari più aperti e meglio connessi con il territorio per rafforzarne la presenza e allargare le proprie attività. L’occasione per la presentazione della nuova responsabile del servizio dell’Azienda sociosanitaria lecchese, Carmen Baldi, è anche quella per indicare le linee guida dei prossimi anni. Alla vigilia di un anniversario importante: nel 2025, infatti, sarà il cinquantesimo anniversario della legge che istituiva i consultori che fu un’autentica rivoluzione, un altro momento importante di quel conquistato protagonismo della donna nella famiglia e nella società che proprio in quegli anni andava affermandosi.
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Carmen Baldi
La dottoressa Baldi, psicologa e psicoterapeuta, già da 18 anni opera nell’azienda sanitaria lecchese e prende il posto di Ivana Bassani, morta nella primavera dello scorso anno e alla quale nel corso dell’incontro è stato dedicato un pensiero particolare.
Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi alla sede di via Tubi interessata in questo periodo da importanti lavori di ristrutturazione, oltre a Baldi, erano presenti il direttore sociosanitario dell’Asst Enrico Frisoni, il direttore di distretto Luca Sesana e la coordinatrice dell’area materno infantile Stefania Puggioni.
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Enrico Frisone, Carmen Baldi, Stefania Puggioni  e Luca Sesana

E’ stata sottolineata l’importanza del consultori non solo sotto l’aspetto strettamente sanitario, ma anche su quello del supporto complessivo a famiglie e adolescenti, creando un sempre maggiore legame con le altre branche dell’assistenza sanitaria.
Da parte sua, Baldi si è anche soffermata sulla necessità di uniformare l’offerta dei nove consultori presenti in provincia, per fornire ai cittadini gli stessi servizi, pur tenendo conto delle peculiarità dei singoli territori di riferimento, considerando che la Valsassina può avere esigenze differenti rispetto alla Brianza.
«La sfida – ha detto la neoresponsabile – è stare dietro al cambiamento culturale: le famiglie e i ragazzi non sono più quelli di trent’anni fa. E’ quindi necessario intercettare le nuove esigenze, considerare l’incremento delle famiglie straniere con la necessità di incrementare il rapporto con le associazioni».
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Stefania Puggioni
Altra sfida non secondaria è quella di creare un maggiore collegamento con i ragazzi, in materia sessuale, sotto l’aspetto della contraccezione. E naturalmente delle fragilità, aumentate sensibilmente dopo il periodo della pandemia che ha fatto registrare un aumento della sofferenza psichica.
Ed è anche per questo che l’attività dei consultori lecchesi che nel 2023 hanno erogato 13.786 prestazioni (con un aumento del 4%), delle quali 8.767 di natura psicoassistenziale (con un aumento addirittura del 49%).
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L’emergenza sul fronte della salute mentale non mette comunque in secondo altri interventi. Come quelli sulla prevenzione dei tumori alla cervice uterina. Nel marzo dello scorso anno, i consultori famigliari dell’Asst lecchese hanno avviato una campagna di screening (pap test-Hpv), effettuando in un anno e mezzo quasi 15mila prelievi.
A proposito, inoltre, di “apertura” verso il territorio e di allargamento dell’attività, quest’anno è stato anche avviato lo “spazio allattamento”, un punto di riferimento per le mamme che possono venire ad allattare, chiedere informazioni a un’ostetrica o a un’infermiera ma anche scambiare opinioni ed esperienze con altre mamme. Contestualmente, la collaborazione con il Centro per le famiglie permette di avere a disposizioni le “mamme alla pari”, volontarie in grado di supportare le neomamme, anche sul versante dell’assistenza postparto.
Né va dimenticato il peso del consultori nella rete antiviolenza su cui proprio in questo periodo è concentrata l’attenzione per la concomitanza della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre e l’uccisione in Veneto della giovane Giulia Cecchettin da parte del fidanzato.  Sempre più stretto è il rapporto avviato a Lecco con “Telefono donna” e a Merate con “L’altra metà del cielo”. Solo nel 2023 nei due PS dell'ASST sono stati 187 i casi di violenza affrontati.
A questi aspetti, si aggiungono quelli cosiddetti istituzionali (nel campo dei problemi dei minori, degli affidi e delle adozioni).
D.C.
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