Fratelli d’Italia: Alessandro Negri con 251 voti ha sconfitto l'uscente Mastroberardino. Fiocchi, ''Ora avanti tutti uniti''

Cambio della guardia alla segreteria provinciale di Fratelli d’Italia. Al termine dello spoglio, avvenuto non senza qualche contrasto, è risultato vincitore Alessandro Negri che prende così il posto di Fabio Pio Mastroberardino. Negri ha ottenuto 251 voti, Mastroberardino 228. Tre bianche e due non assegnate. Soddisfatto il giovane amministratore di Oggiono: ''Ora – ha detto a caldo – dobbiamo lavorare per le Europee. Aria nuova e unità sono i miei obiettivi''.
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Da sinistra Alessandro Negri e Fabio Mastroberardino

Soddisfazione espressa anche da Pietro Fiocchi: ''Con Negri si deve superare il dualismo che ha contraddistinto la vita del partito negli ultimi tempi. Col nuovo segretario dobbiamo concentrarci sulle elezioni Europee'' ha concluso l’europarlamentare.
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E il dualismo c’è stato eccome: Mastroberardino da una parte, Giacomo Zamperini dall’altra. Lo scontro tra i due ha toccato punte elevate proprio in occasione delle elezioni per il Consiglio regionale. Zamperini ha ottenuto la vittoria sul segretario del partito che, secondo fonti attendibili, era appoggiato dalla Santanchè, recentemente rimossa dalla segreteria regionale. E in questa campagna ha sostenuto apertamente Negri.
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Ma più sullo sfondo c’è la competizione con Mauro Piazza, cui Mastroberardino ha sempre fatto riferimento. Piazza ha saputo mantenere un rapporto stretto con Forza Italia anche dopo l’abbandono del partito per passare – a parte qualche slalom in formazioni minori – nella Lega. Molto abile politicamente Piazza ha coltivato un ottimo rapporto con Bergna, già segretario degli Azzurri.
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Una fase per lui felice con due alleati che di fatto ne elevavano il ruolo a azionista di riferimento di tutto il centrodestra. Poi però una forte componente di Forza Italia ha reclamato a gran voce il rinnovamento della segreteria. E al posto di Bergna è giunto il giovane Roberto Gagliardi che ha mostrato da subito di voler rafforzare il partito sia e forse soprattutto a livello di autonomia decisionale.
Con la sconfitta di Mastroberardino anche la seconda “sponda” su cui poggiava la leadership di Piazza è venuta meno.
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Ora sarà più facile riequilibrare i pesi di ciascuno e, paradossalmente, raggiungere una unità sostanziale.
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