La capacità di pagamento delle spese e di riscossione delle entrate, l’esistenza di eventuali debiti fuori bilancio e il rispetto del patto di stabilità, la gestione di funzioni in forma associata.
Sono solo alcuni dei parametri presi in considerazione nel calcolo dell’“indice sintetico di virtuosità” 2015 dei comuni lombardi, per i quali è stata stilata una specifica graduatoria.
Questo parametro, calcolato sulla base dei macro settori “flessibilità di bilancio”, “debito e sviluppo”, “capacità programmatoria” e “autonomia finanziaria e capacità di riscossione”, ha contribuito insieme ad altri a determinare l'assegnazione di un “bonus” sull’obiettivo del patto di stabilità, per quei comuni che hanno aderito al patto verticale.
Regione Lombardia e ANCI Lombardia hanno inteso proseguire l’esperienza dell’Indice Sintetico di Virtuosità dei Comuni Lombardi intrapresa in via sperimentale nel 2011, affinando ove possibile il metodo di calcolo degli indicatori per garantire una maggiore qualità dei risultati. Il Gruppo di lavoro congiunto tra Regione Lombardia, ANCI Lombardia e Finlombarda, con il supporto tecnico di Éupolis e LISPA, ha esaminato in modo approfondito sia gli indicatori, sia le possibilità di sviluppo del sistema di misurazione della virtuosità tracciate con il Protocollo d’Intesa firmato da Regione Lombardia e ANCI Lombardia il 26 luglio 2011.
L’Indice Sintetico di Virtuosità per l’anno 2015 è stato calcolato prendendo come base di riferimento i Certificati del Consuntivo del triennio 2011-2013; i dati sul rispetto del Patto di Stabilità Interno sono aggiornati al triennio 2011-2013; la partecipazione a gestioni associate di servizi si riferisce a quelle finanziate da Regione Lombardia nell’anno 2013.
La fonte primaria dei dati sono i Certificati del Consuntivo che i Comuni trasmettono annualmente al Ministero dell’Interno, cui sono state affiancate informazioni già in possesso di Regione Lombardia, oltre ai dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicati dalla Corte dei Conti. Nel corso del lavoro, si è convenuto di ricercare ulteriori fonti informative in un’ottica evolutiva del sistema di misurazione della virtuosità. Operativamente, l’estrazione e l’elaborazione dei dati è stata sostenuta da Éupolis – Dipartimento di Statistica e da LISPA, di concerto con Regione Lombardia e Finlombarda.
Questo l’indice di virtuosità indicato per i comuni della Provincia di Lecco:

Il comune con il più alto indice di virtuosità risulta essere Verderio, e al secondo posto spicca Morterone, il comune più piccolo dell’intero territorio. Seguono Viganò, Valmadrera e Mandello del Lario. Ultimo risulta Carenno, mentre il punteggio di ‐50 attribuito a Cassago è un valore convenzionale attribuito ai comuni per i quali non è stato calcolato l’Indice Sintetico di Virtuosità.
Rispetto al valore 2014, calcolato sulla base del triennio 2009-2011, quello del 2015 registra molti cambiamenti, talvolta significativi, imputabili principalmente all’evoluzione del quadro di finanza pubblica locale. Tra i principali provvedimenti legislativi che hanno inciso maggiormente nel calcolo degli indicatori rientrano: l'avvio dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118; l'applicazione del Patto di Stabilità Interno ai Comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti; l'anticipazione sperimentale dell’Imposta Municipale Propria (IMU); l'adozione del Fondo sperimentale di riequilibrio e del Fondo di solidarietà comunale; l'adozione del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35 convertito con modificazioni dalla Legge 6 giugno 2013, n. 64 contente disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti degli enti locali.
In generale, emerge un miglioramento di quasi tutti i parametri utilizzati nell'indice di virtuosità per i comuni lombardi.
Tale parametro ha contribuito a determinare - insieme ad altri parametri - l’assegnazione del “bonus” sull’obiettivo di patto di stabilità per quei comuni che hanno aderito al patto verticale. La recente delibera di giunta regionale in merito alle Modalità applicative del Patto di stabilità territoriale 2015 (a seguito di parere della commissione consiliare e del consiglio delle autonomie locali) ha stabilito un importo pari ad euro 170.572.596,66, comprensivo degli spazi già attribuiti con deliberazione n. 3442 del 24 aprile 2015.
La distribuzione del plafond varia in base a determinati parametri, come la popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti, le Province coinvolte da Expo e i comuni colpiti dal terremoto del 2012. E’ prevista per il 2015 una misura prioritaria per i comuni che devono provvedere a pagamenti in base a sentenze definitive o escussione di fidejussioni o alla restituzione di somme a Regione Lombardia. Una seconda misura prioritaria riguarda comuni che hanno anticipato risorse alle province per la realizzazione di opere infrastrutturali cofinanziate da Regione Lombardia, opere di bonifica connesse ad impianti sportivi avviate precedentemente all’introduzione delle norme sul Patto per gli enti sotto i 5000 abitanti e non ancora ultimate, e interventi di viabilità pedonale con priorità per i comuni da 10.000 a 20.000 abitanti.
Queste le quote del Patto verticale che saranno “scontate” dalle somme che i singoli comuni devono mantenere “accantonate”:

Primeggia il capoluogo di Provincia con uno “sconto” sull’obiettivo di patto di 491.000 €, seguito da Barzio e Calolziocorte. Diversi i comuni che invece non beneficeranno di questa possibilità.
Alcuni paesi inoltre, per effetto del Patto di stabilità orizzontale, percepiranno ulteriori contributi.
È il caso di Brivio (80.744,92 € la quota acquisita, con un recupero sul 2016 della metà), Ballabio (61.170,39 €), Barzio (a fronte di una quota ceduta di 1.023.823 €, ha acquisito 36.702,23 € con un recupero di 530.262,62 sul 2016).
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