Hanno “immortalato” la natura del tratto di Adda che scorre nei pressi del Monastero del Lavello, reinterpretandola al computer e dando vita ad opere coloratissime e originali.
“Un territorio a colori. Lavello pop” è il titolo della mostra ospitata nella sala esposizioni della struttura calolziese, nata dall’abilità e la fantasia degli studenti di 1^ A IeFP dell’istituto superiore “L.Rota” della città.


Da sinistra la professoressa Barbara Bonacina, la dirigente Daniela Frittitta, uno studente, Nevio Lo Martire
“I ragazzi si sono ispirati alla pop art e al suo maggiore esponente, Andy Warhol, e hanno reinterpretato le fotografie da loro effettuate durante le uscite lungo l’Adda” ha spiegato la professoressa Barbara Bonacina, referente di grafica parte dell’unità formativa pluridisciplinare (unitamente alle colleghe Silvia Di Gennaro e Elena Dell’Oro).
“Ciascuno di loro ha elaborato 20 immagini, singole o dando vita a composizioni. In tutto sono 400, proiettate nella sala adiacente a quella della mostra. I ragazzi hanno poi legato ad ogni pannello una riflessione di testo, libero o in forma di poesia”.


Particolari di onde, fiori, foglie, mitili e altri dettagli dell’habitat naturale hanno così preso vita in una inedita versione dalle tinte “fluo”.
Un elogio ai ragazzi per il lavoro svolto è andato dal dirigente scolastico Daniela Frittitta, che ha definito gli studenti “un esempio” per il loro impegno.
“Gli insegnanti hanno valorizzato le potenzialità di ognuno, dando vita ad una esposizione davvero notevole”. 

Nevio Lo Martire, a capo della Fondazione Monastero del Lavello, ha proposto agli studenti una riflessione sulle opere esposte.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 maggio, dalle 10.00 alle 13.00.
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