
Il rifugio Antonietta
Il capo di imputazione è "violenza privata" (art.610 Cp) ma la vicenda è singolare non fosse altro per il luogo dove si è consumata.
Oggetto del contendere la strada che porta al rifugio Antonietta in località Pialeral di Pasturo e che, gravata secondo la parte offesa da una servitù di passaggio, è da anni oggetto di scontro con il proprietario del fondo attraversato secondo il quale il camminamento invece è suo.
Stanco per questi "soprusi", come li ha definiti in aula, il gestore del rifugio, Dario P., ha sporto denuncia contro Carlo P. e oggi in aula ha raccontato l'episodio che dai freschi altipiani di Pasturo ha fatto approdare i protagonisti nell'afosa aula di tribunale del dottor Enrico Manzi, giudice a Lecco.
"Il 3 luglio del 2012 - ha raccontato il rifugista -
stava salendo il fornitore di vino ed acqua che approvvigiona la mia attività. Ma a cinquanta metri dall'arrivo è stato fermato poiché Carlo P. si è seduto in mezzo alla strada impedendo al furgone di proseguire. Chiunque sale da me, in bici o su auto, viene fermato perché lui ritiene che nessuno abbia diritto di passare mentre invece c'è un diritto di servitù sulla strada agro silvo pastorale che è documentata".L'azione dell'uomo accovacciato al centro del sentiero di fronte al veicolo è stata ripresa anche da un geologo presente al rifugio che ha scattato delle foto oggi prodotte in aula e acquisite dal giudice unitamente alle mappe catastali e ai documenti sulla costituzione della servitù.
Dopo la testimonianza della moglie dell'imputato che ha confermato la presenza del marito, seduto in centro alla strada, per una manciata di minuti e della possibilità poi concessa al furgone di raggiungere il rifugio per la consegna, il procedimento è stato aggiornato al 9 dicembre.
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