
Eleonora Ninkovic
"L'incubo è finito". Così la sindaca di Torre de' Busi Eleonora Ninkovic ha voluto commentare l'arresto di Roberto Guzzetti, lecchese di 59 anni con seconda a casa nella frazione di Sogno, accusato - ma chiramente la giustizia dovrà poi fare il proprio corso - di aver ucciso a coltellate la 87enne Maria Deodata Losa.
Per quasi un mese i residenti hanno vissuto nella paura, sconvolti da quel brutale omicidio che aveva squarciato la tranquillità del rione.
Immediatamente gli abitanti hanno collaborato con gli inquirenti, cercando di fornire informazioni utili. Determinante sarebbe stato il test del Dna cui sono stati sottoposti vicini e parenti della vittima: fin da subito una delle piste più probabili era che l'anziana conoscesse il suo aggressore.
La comunità di Sogno è piccolissima - circa 60 i residenti, che aumentano solo durante i mesi resistivi - e proprio per questo ha destato ancora più scalpore che lì fosse stato perpetrato un omicidio così assurdo e così violento.
Impossibile, in queste settimane di congetture, ipotesi e riflessioni, non pensare che forse il "mostro" era proprio uno del gruppo, qualcuno che viveva nel minuscolo borgo. Da subito era parso evidente che nella casa della signora Losa non ci si arriva per caso. E la donna poi era riservatissima: non avrebbe mai aperto a qualcuno che non conosceva. Senza considerare che a Sogno un "forestiero" non può arrivare senza essere notato dagli abitanti.
E oggi è arrivata la conferma: il killer sarebbe Roberto Guzzetti lecchese che possedeva la seconda casa proprio a pochi metri al di sopra da quella delle signore Losa, dove è stato consumato l'efferato delitto, ai danni dai un'anziana indifesa, che accudiva giorno e notte la sorella maggiore Leonida, allettata. Sarebbe così riuscito a scappare inosservato dall'appartamento senza farsi vedere e senza dare nell'occhio.
Alcuni vicini ora, ripensando a quel sabato 11 giugno quando la scoperta del cadavere sconvolse la comunità, ricordano che Guzzetti pareva particolarmente sconvolto.
"Purtroppo in queste settimane sono state fatte tante chiacchiere, che hanno infangato la figura della povera Maria Adeodata e i famigliari: serva da lezione e qualcuno si faccia un esame di coscienza" non ha mancato di sottolineare il sindaco Ninkovic.
E il grazie del primo cittadino non può non andare agli inquirenti.
"Sono sempre stata fiduciosa verso le Forze dell'Ordine: avevano detto che avrebbero arrestato il colpevole e così hanno fatto. Hanno lavorato intensamente al caso senza risparmiarsi, ore e ore passate su questo caso, con le ferie bloccate pur di giungere alla risoluzione tanto attesa da tutta la comunità di Sogno e di Torre de' Busi. I Carabinieri sono stati eccezionali: con la scienza e la tecnologia hanno chiuso il cerchio. Ora possiamo essere tutti sereni: è un risultato che ripaga gli inquirenti di tanta fatica e noi non possiamo che essergli grati. La loro dedizione e professionalità assicurerà alla giustizia il colpevole, riporterà la serenità tra i Concittadini e ci dimostra che la sicurezza è garantita da tutte queste straordinarie persone... Un particolare ringraziamento al comando dei Carabinieri, a tutti i militari impegnati ed al nostro Maresciallo Fabio Marra. Hanno mantenuto una impeccabile riservatezza nel proprio lavoro senza però togliere un sorriso e infondere sicurezza in merito al fatto che il caso sarebbe stato chiuso ed il colpevole assicurato alla Giustizia".
© www.leccoonline.com - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco