Scritto Giovedì 08 maggio 2014 alle 13:13
Lecco: Guardia di Finanza al Manzoni. Acquisiti documenti e atti. L’indagine parte dagli arresti di Paris e Greganti
La guardia di finanza di Milano questa mattina ha acquisito dei documenti presso l'azienda ospedaliera nell'ambito dell'inchiesta che oggi ha portato all'arresto di Angelo Paris e Primo Greganti.
L'operazione, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, ha portato all'emissione di 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. In carcere è finito appunto Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015.
Secondo quanto riporta l'Ansa, ordinanze di custodia in carcere anche "per l'ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l'ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, per l'intermediario Sergio Catozzo e per l'imprenditore Enrico Maltauro. E' stato raggiunto, invece, da un'ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell'ambito di un'altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all'Expo.
Da quanto si è saputo, l'inchiesta vedrebbe al centro una serie di fatti di turbativa d'asta e di corruzione relativi all'Expo e al processo 'Città della salute'. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbativa d'asta e corruzione.
Primo Greganti ''copriva e proteggeva le cooperative''. Lo hanno spiegato i pm, sottolineando anche che la ''saldatura'' tra Greganti e Gianstefano Frigerio, ex parlamentare Dc, ''proteggeva le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici''
Nelle carte dell'inchiesta compaiono, a quanto si è appreso, i nomi di Silvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che però non risultano indagati.
L'Ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, non è coinvolto in alcun modo nell'inchiesta che stamani ha portato a una serie di arresti. Lo ha sottolineato il pm di Milano Claudio Gittardi, il quale ha chiarito inoltre che non sono stati sequestrati ''atti dei procedimenti amministrativi in corso e quindi Expo può tranquillamente procedere ed operare''.
''Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire ad Expo di ripartire al più presto, con un lavoro di indagine che è stato accelerato negli ultimi mesi'', ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati".
Da parte sua l'azienda ospedaliera lecchese ha messo a disposizione delle Fiamme Gialle tutti i documenti richiesti, offrendo la massima collaborazione sulla vicenda.
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