Stava facendo ritorno a Civate, come ogni giorno della settimana, dalla sede milanese della Pro Patria Claudio Bertini, la vittima del crollo del cavalcavia che collega i paesi di Annone Brianza a Cesana e Suello lungo la Sp 49. Da una ventina d’anni egli faceva parte della storica società sportiva, dove ricopriva il ruolo di direttore della sezione tennis. Un passato da professore di educazione fisica, il 68enne prossimo alla pensione (che avrebbe conseguito il prossimo anno) e appassionato di sport si era poi dedicato alla direzione del centro sportivo milanese Malaspina, prima di approdare alla società con sede in Viale Sarca.

Claudio Bertini
“Abbiamo appreso la terribile notizia dai media, nella serata di ieri. Non potevamo crederci” è stato il commento di Giorgio Roccato, uno dei maestri di tennis che quotidianamente aveva a che fare con il civatese.
“Il signor Bertini era una persona a modo, sempre gentile e disponibile con tutti. Davvero un brav’uomo. Svolgeva con grande capacità i e passione il suo incarico, e teneva molto a tutti noi. La sua mancanza si farà sentire”. Tutte le mattina durante la settimana Claudio Bertini partiva da Civate, dove si era trasferito negli anni Ottanta con la moglie Augusta Brusadelli, per recarsi a Milano, percorrendo la Ss 36 in direzione Lecco nel tardo pomeriggio.

L'auto su cui l'uomo viaggiava
Ieri, venerdì 28 ottobre, stava passando sotto il cavalcavia della Sp 49 quando il ponte ha ceduto, facendo precipitare sulla carreggiata della SS 36 un camion e una vettura. La sua Audi bianca è rimasta schiacciata sotto la pesante struttura in ferro e cemento, un destino beffardo che lo ha strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari. Lascia la moglie e la figlia Valeria, che vive in centro paese.
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