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Scritto Martedì 08 novembre 2016 alle 17:38

Crollo del ponte: respinta la richiesta di dissequestro del tir, la Procura si affida per le analisi a un esperto di calcestruzzi

Un'immagine scattata dal sera del crollo, a operazione di sgombero delle macerie iniziata
E' stato eseguito nella mattinata odierna dall'anatomopatologo dr. Paolo Tricomi l'esame autoptico sulla salma di Claudio Bertini, disposto dalla Procura su richiesta dell'avvocato Angelo Giuliano, in rappresentanza della famiglia dell'uomo, unica vittima della tragedia di Annone del 28 ottobre scorso. Nessuno dei tre indagati in relazione al crollo, gli ingegneri di Villa Locatelli Angelo Valsecchi e Andrea Sesana nonché il capo centro manutenzioni dell'Anas Giovanni Salvatore, tramite i propri legali - rispettivamente l'avv. Edoardo Fumagalli, l'avv. Stefano Pelizzari e l'avv. d'ufficio (al momento) Sara Mantegazza - ha nominato un proprio consulente per poter assistere ad un accertamento che, di fatto, viste le circostanze del decesso, nulla pare destinato a spostare nel castello accusatorio, ancora in gran parte da articolare. Decisamente più "interessanti" - dal punto di vista investigativo e dunque per giungere poi a delineare un quadro puntellato da elementi sui quali si incardinerà l'eventuale lo scontro tra pubblica accusa e difensori -  saranno le risultanze degli accertamenti sul materiale posto in sequestro, a cominciare da quel che resta del cavalcavia e del tir adibito al trasporto (eccezionale) di acciaio sotto il cui peso l'infrastruttura viaria a scavalco della ss36 ha ceduto. La Nicoli, la società proprietaria del mezzo, ha già avanzato richiesta di restituzione del bisonte della strada, richiesta per ovvi motivi rigettata dal Procuratore Antonio Angelo Chiappani e dal sostituto Nicola Preteroti che, a quattro mani, si stanno occupando del coordinamento dell'attività investigativa. Al momento, infatti, non risulta nemmeno essere stata effettuata la "pesa" dell'autoarticolato e del suo carico, partito da Ravenna e ormai prossimo - quel maledetto venerdì - all'arrivo a destinazione presso la sede dell'Eusider di Bosisio. Un "dettaglio" questo rilevante probabilmente solo nel caso in cui dovesse risultare che il peso complessivo fosse superiore al limite, fissato - per quel tipo di trasporto - in 108 tonnellate, circostanza questa già smentita dalla Nicoli stessa che ha parlato di un carico pari a 104 tonnellate, nel rispetto dell'autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Bergamo, Ente territorialmente competente alla sottoscrizione di tale documento avendo l'azienda sede a Albino.
Il professor  Marco Di Prisco
E' previsto per domani, invece, il conferimento dell'incarico per gli accertamenti (alcuni irripetibili) in relazione all'arcata dal viadotto e alle "spalle" dello stesso, al professor Marco Di Prisco, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Milano, indicato quale consulente della Procura. Al professionista, già direttore, tra il 2009 e il 2012, del Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Ateneo milanese ed autore di numerose pubblicazioni in tema di calcestruzzo fibrorinforzato (argomento che lo ha portato a far parte anche di diversi comitati tecnici e scientifici nazionali e internazionali) si affiancheranno, con certezza, anche gli "omologhi" scelti dai legali degli unici tre soggetti destinatari di avviso di garanzia.
La loro iscrizione nel registro degli indagati, come noto, è interconnessa alla loro posizione all'interno dei due enti "toccati" dall'inchiesta e dunque l'Anas competente in relazione alla ss36 e titolare del ponte crollato e la Provincia di Lecco, titolare della sp49, la strada che passava sull'infrastruttura stessa.
L'ingegner Giovanni Salvatore, 56 anni, è infatti responsabile per la spa, dal 2011, del tratto di superstrada che passa anche per Annone mentre Angelo Valsecchi, 50 anni e Andrea Sesana, 35enne, sono rispettivamente il dirigente del settore viabilità e infrastrutture e il responsabile del servizio di concessioni e reti stradali di Villa Locatelli. Omicidio colposo, disastro colposo, crollo di costruzioni e lesioni le ipotesi di reato fin ora formulate. Le bocce però, a distanza di appena 10 giorni dalla tragedia, chiaramente, non sono ancora ferme.
A.M.
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