Il dottor Roberto Bellù e la dottoressa Alessandra Arreghini
È questa la visione fatta propria dagli specialisti del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Manzoni di Lecco, che nel pomeriggio di oggi, giovedì 17 novembre, ha aperto le sue porte a numerose famiglie intervenute presso il nosocomio di via dell’Eremo per la Giornata Mondiale della Prematurità, durante la quale è stata organizzata anche una breve conferenza tematica “informale” a cura della dottoressa Alessandra Arreghini e del primario di Pediatria, il dottor Roberto Bellù.L’ingresso del reparto di Terapia Intensiva Neonatale addobbato a festa
“Si tratta, infatti, di un problema importante, che riguarda almeno un neonato su dieci: purtroppo non tutti i casi possono essere risolti, pertanto è fondamentale prendere consapevolezza di questa realtà, anche attraverso la condivisione di esperienze. La prematurità non può essere considerata una malattia, quanto piuttosto un “fattore di rischio” per il neonato, che spinge noi specialisti a porre al centro delle cure la famiglia nel suo complesso, puntando all’eccellenza dei nostri standard qualitativi e di sicurezza, e allo stesso tempo verificando e riaggiornando costantemente i nostri valori. Negli ultimi anni si è già fatto molto, ma il lavoro da fare in questo particolare ambito è ancora tanto, per cercare di dare risposta in modo sempre più completo ai bisogni di salute dei neonati di un contesto territoriale piuttosto ampio”.