Riceviamo e pubblichiamo.
Nel prendere atto dell'opinione espressa ieri dal sindaco di Carenno Luca Pigazzini in merito all'esito del referendum costituzionale e alla raccolta di firme promossa dal Comitato Val San Martino con Bergamo, con lieve rammarico ne rileviamo notizia dall'articolo pubblicato da una testata giornalistica online, a cui il sindaco Pigazzini ha preferito rivolgersi, anziché da una comunicazione diretta che avremmo ricevuto con piacere e apprezzamento, ma gli siamo riconoscenti per averci offerto un'occasione di chiarimento e approfondimento sulla valenza dell'iniziativa da noi promossa.
Nell'ambito della raccolta di firme condotta in alcuni Comuni della Val San Martino, il Comitato si è rivolto alla cittadinanza e alle Amministrazioni Comunali con chiarezza e trasparenza, senza vincolare in via esclusiva la propria petizione all'esito del quesito referendario: ai cittadini, infatti, è stato chiesto innanzitutto di esprimersi - ed è scritto chiaramente nel testo dei moduli sottoscritti dagli aderenti - sul "passaggio dall'attuale circoscrizione provinciale di Lecco alla circoscrizione provinciale di Bergamo", obiettivo che è stato legittimamente esteso al concetto di Area Vasta reso d'attualità dalla proposta di riforma costituzionale, ma ribadendo l'intento - anch'esso scritto e leggibile chiaramente nei moduli firmati dai cittadini - di tornare così "alla situazione precedente alla costituzione della Provincia di Lecco".
Le firme raccolte in seno a questa iniziativa di consultazione popolare rappresentano pertanto l'espressione della volontà dei cittadini nei riguardi dell'obiettivo descritto, espressione che il Comitato si è impegnato e si impegna a valorizzare al massimo: scegliere di non prenderla in considerazione significherebbe sminuirne l'importanza e questo per i cittadini consultati costituirebbe un affronto, di cui il Comitato non può assumersi la responsabilità.
Indipendentemente dalle motivazioni sopra esposte e non esclusivamente per esse, è comunque chiaro che un'Amministrazione Comunale che intendesse realmente dare seguito e valore a quanto espresso dai cittadini, anche dopo l'esito registrato dal quesito referendario, non avrebbe alcun impedimento a recepire il consenso popolare e promuovere l'avvio dell'iter per chiedere il cambio di circoscrizione provinciale. Essendo questo l'obiettivo della nostra iniziativa, sul fatto che fosse prematuro parlare di aree vaste prima dell'esito del referendum costituzionale - come ha osservato il Sindaco Pigazzini - non possiamo che concordare, ma proprio su questo presupposto evidenziamo che il Consiglio Comunale di Carenno, il 7 giugno 2016, ha approvato l'ordine del giorno dell'assemblea dei Sindaci del 20 aprile per l'individuazione del "nuovo ente di Area Vasta ricomprendente la Provincia di Lecco", esprimendosi a favore di un'Istituzione non ancora definita nella sua geografia e nella sua struttura organizzativa, ma soprattutto senza alcuna certezza sulla sua futura esistenza. Tale approvazione, il cui carattere di prematurità appare quindi indiscutibile, è stata data dal Consiglio Comunale a nome della cittadinanza di Carenno senza che questa fosse stata interpellata in proposito: il dibattito organizzato solo in seguito a tale approvazione, infatti, ha avuto una finalità meramente informativa, e non consultiva come, invece, sarebbe stato auspicabile per una tematica che ha notevole importanza, e che l'esito del referendum non cancella, dal momento che potrebbe essere ripresa dal progetto di riorganizzazione degli enti intermedi da parte di Regione Lombradia.
Rimanendo aperti e disponibili a qualunque approfondimento in merito, confidiamo nell'attenzione che le Amministrazioni Comunali vorranno porre al consenso popolare registrato dall'iniziativa da noi promossa e ringraziamo tutti coloro che hanno supportato e proseguiranno a sostenere le attività che il Comitato Val San Martino con Bergamo proseguirà a condurre con determinazione.
Il Comitato Val San Martino con Bergamo
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