C'è anche Tindaro Sauta tra i 106 cantonieri premiati da Anas per l'impegno profuso quotidianamente nello svolgimento del proprio lavoro. Il suo volto era divenuto familiare negli attimi immediatamente successivi al crollo del cavalcavia di Annone sulla superstrada 36, lo scorso 28 ottobre. Intervistato dai cronisti tempestivamente intervenuti sullo scenario di una delle più gravi tragedie stradali degli ultimi anni, Tindaro Sauta aveva spiegato di essersi portato sul posto non appena la sala operativa gli aveva riferito del crollo di alcuni calcinacci dal ponte, intorno alle ore 13,30.
''Ho tolto il materiale caduto e ho richiesto una verifica sul posto. La procedura chiede di contattare l'ufficio, fornire delle spiegazioni e inviare delle foto ai miei diretti superiori" ci aveva raccontato il cantoniere nel ricostruire le ore precedenti quel drammatico episodio, ora al vaglio delle autorità competenti. Sauta era poi rimasto ad Annone per l'intera serata e anche nei giorni successivi - quelli nei quali si sono svolti gli interventi di messa in sicurezza della strada - la sua presenza non era sfuggita.

Tindaro Sauta immortalato la sera del crollo del cavalcavia ad Annone
La premiazione degli operatori di Anas è avvenuta per mano del presidente Gianni Vittorio Armani in occasione della Giornata del Cantoniere, la tradizionale festa di fine anno che riunisce il personale impegnato quotidianamente nel presidio delle strade di competenza della società. Tra i premiati, 64 cantonieri intervenuti tempestivamente e con professionalità nelle aree del Centro Italia duramente colpite dai terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre 2016, per svolgere le operazioni di messa in sicurezza della viabilità locale.
In Lombardia sono stati premiati Antonio Venezia e Tindaro Sauta i quali,
"nello svolgimento del proprio lavoro, hanno sempre dimostrato profondo senso del dovere, attaccamento all'azienda e grande disponibilità, specie nelle situazioni di emergenza"."Oggi - ha sottolineato il presidente Gianni Vittorio Armani, rivolgendosi ai cantonieri -
la prima fase di cambiamento è stata completata, l'Anas ha una squadra competente e affidabile, di cui possiamo essere fieri. Insieme stiamo facendo di Anas una azienda moderna, efficiente, pronta ad operare con logiche di mercato, sul mercato, misurata dai propri clienti sulla qualità dei servizi offerti".E proprio il rispetto di valori come l'onestà e la correttezza, l'abnegazione al lavoro, lo spirito collaborativo e la grande disponibilità ha ispirato l'assegnazione dei riconoscimenti.
"Questi princìpi e valori - ha concluso il presidente di Anas -
sono da sempre nel Dna dell'Azienda, ora abbiamo la possibilità di poterli esprimere pienamente. Per liberare queste straordinarie capacità della nostra azienda dobbiamo valorizzare il merito di chi lavora bene e valutare tutto con equità. È un percorso lungo, ma grazie al lavoro di tutta l'Anas siamo tornati ad essere affidabili. Quando si verifica una criticità Anas è un interlocutore serio e attendibile dello Stato, delle istituzioni locali e dei cittadini e questo ci deve rendere orgogliosi".
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