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Scritto Lunedì 22 maggio 2017 alle 08:09

500€ per ogni richiedente asilo: ecco le somme incassate dai comuni e i ''beneficiari''. Torre destina 11.000€ alla parrocchia

L’interesse suscitato dall’articolo relativo a Calolzio e alla scelta compiuta dalla Giunta di destinare l’inaspettato “tesoretto” da 5.500 euro al centro diurno disabili La Rugiada (clicca qui) , ci ha spinto a “indagare” come anche gli altri Comuni del territorio hanno deciso di “investire” il così detto “Bonus Gratitudine” ovvero i 500 per ogni richiedente asilo presente in paese stanziati dall’allora Governo Renzi ad inizio anno e erogati effettivamente nel mese di marzo.
In Lombardia – al 24 ottobre 2016, data scelta per cristallizzare la situazione e stabilire le cifre spettanti a ogni singola municipalità accogliente - erano 503 le amministrazioni interessate, destinatarie complessivamente di 10 milioni e 556 mila euro. Al secondo la Sicilia con 122 Comuni e 7 milioni e 164 mila euro. Al terzo il Lazio con 108 città o paesi che hanno messo strutture a disposizione e un “premio” pari a 6 milioni e 588 mila euro, di cui circa un milione per la Capitale. I fondi necessari sono stati stanziati con la legge di bilancio e si basano sulle presenze in tutte le diverse tipologie di centri di accoglienza.

LECCO è la città della nostra provincia con più richiedenti asilo, alloggiati soprattutto al campo del Bione, al Ferrhotel, all’ex convento di Maggianico. E’ dunque il Comune che ha ricevuto il contributo più sostanzioso da Roma. “Il finanziamento da parte del Ministero è stato di oltre 250.000 euro: una cifra considerevole che noi abbiamo ritenuto di mantenere in campo al settore dei servizi sociali, per finanziarne la spesa” ha spiegato l’assessore Riccardo Mariani. “Le richieste che arrivano agli uffici sono sempre numerose e, nonostante l’entrata non fosse vincolata, abbiamo voluto che quei fondi rimanessero per il welfare”.

Sarà destinato genericamente al sociale anche il contributo di 8.000 euro ottenuto dal Comune di VALMADRERA per la presenza sul proprio territorio (presso l’ex Villa Fomp situata in Via Roma) di richiedenti asili, gestiti dagli operatori della Cooperativa Itaca. La cifra non tiene in considerazione i “nuovi arrivi”, il cui apporto ha fatto salire a una trentina il numero complessivo di migranti presenti in paese.

Ammonta a 22.000 € il contributo ottenuto invece dall’amministrazione di MALGRATE per i richiedenti asilo accolti in alcuni appartamenti concentrati nella frazione Porto. Si tratta di 35 uomini (un piccolo gruppo di donne era rimasto per un breve periodo per poi essere trasferito altrove), seguiti da due diverse cooperative. “In occasione del prossimo consiglio comunale discuteremo una variazione di bilancio e decideremo la destinazione di questi fondi” ha spiegato l’assessore esterno Elisa Corti.

Stesso discorso per OLGINATE. La decisione sulle modalità di utilizzo del "bonus gratitudine" - che ammonta a 18.000 euro, in virtù della presenza sul territorio comunale di 36 profughi, 26 dei quali gestiti dalla Cooperativa Il Gabbiano e i restanti 10 dai "colleghi" di Itaca, tutti residenti in appartamenti privati - è momentaneamente rimandata a data da destinarsi. "Se ne parlerà in occasione della prossima variazione di bilancio" chiosa il primo cittadino, Marco Passoni.

A GALBIATE non è ancora stato stabilito come verranno investiti i 5.000 € ottenuti dal Comune. "I soldi sono appena arrivati e sono finiti nel bilancio generale, i richiedenti asilo sono una dozzina distribuiti tra Galbiate e Villa Vergano" ha spiegato il sindaco Benedetto Negri.

Anche i piccoli hanno introitato la cifra a loro spettante e stanno valutando come spenderla.

Il Comune di VALGREGHENTINO ha incassato 3.500 euro, grazie alla presenza in paese di 7 richiedenti asilo, ospitati in un appartamento privato. "Non abbiamo ancora deciso in che modo sfruttarli - afferma il sindaco Sergio Brambilla - ma in ogni caso si tratta di una cifra abbastanza modesta, con cui potremo realizzare soltanto qualche piccolo intervento".

ERVE (meno di 800 abitanti), con 9 migranti ospitati, ha ricevuto 4.500 euro: “Non li abbiamo vincolati a un progetto specifico: sono messi a bilancio per sostenere le spese e i progetti per la cittadinanza. Per un Comune piccolo come è il nostro hanno rappresentato un entrata utile che ci fa comodo. Si tratta però di un trasferimento “una tantum” e dunque non sarà ripetuto anche per i prossimi anni” puntualizza il primo cittadino Giancarlo Valsecchi.

A CARENNO (1.400 abitanti) il contributo è stato di 3.000 euro, per la presenza dei 6 richiedenti asilo alloggiati presso un appartamento privato di via Pertus e gestiti dal Gabbiano (Non sono rientrati nel conteggi, chiaramente, i circa 20 richiedenti arrivati in paese solo settimana scorsa e alloggiati in via Rigolo 1). “Sono stati inseriti fin da subito tra le entrate a bilancio e dunque sono serviti a finanziare i servizi per Carenno e per i cittadini. Non sono stati vincolati dunque a un progetto o a un acquisto specifico ma sono stati spesi” ha spiegato il primo cittadino Luca Pigazzini.

L’amministrazione di TORRE DE’ BUSI (1.900 abitanti) ha dimostrato invece “pragmatismo” nel destinare i “proventi” della presenza di una ventina di richiedenti asilo, seguiti dalla Domus Caritatis che gestisce anche il centro di accoglienza di Cremeno. “Abbiamo ricevuto 11.000 euro a fine marzo e abbiamo deciso di stanziarli tutti a favore della Parrocchia di San Gottardo Vescovo” ha argomentato il sindaco Eleonora Ninkovic. “Saranno utilizzati per i nostri bambini, ovvero per la scuola dell’infanzia e per il CRE estivo”.
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